l 5 luglio 2017 il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ha ufficialmente recepito il V e VI Rapporto sullo stato di attuazione della CRC presentato dal Governo italiano, che illustra in sintesi le politiche e i programmi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza realizzati nel periodo 2008–2016. Il prossimo anno il Comitato ONU esaminerà le informazioni ricevute da parte del Governo e da parte della società civile e a chiusura dell’incontro (sessione) con la delegazione
governativa italiana pubblicherà le proprie raccomandazioni.

Il 3° Rapporto Supplementare del Gruppo CRC si inserisce in questo percorso e si pone come complementare rispetto al Rapporto governativo, in quanto riflette la visuale delle associazioni e di quanti sono, a vario titolo, impegnati nel promuovere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

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Il Rapporto completa il terzo ciclo di monitoraggio avviato dal Gruppo CRC nel 2011 a seguito della pubblicazioni delle precedenti Osservazioni del Comitato ONU all’Italia. Durante questo periodo il Network ha elaborato e pubblicato annualmente un Rapporto di aggiornamento al fine di monitorare i progressi e le criticità riscontrate in ordine all’attuazione dei diritti garantiti dalla CRC in Italia, grazie al coinvolgimento attivo nell’elaborazione delle numerose associazioni attive
nel network.

Il 3° Rapporto Supplementare viene pubblicato, nella versione italiana in occasione del 20 novembre 2017, giornata dedicata all’infanzia e all’adolescenza, ad otto anni esatti di distanza dal 2°, e a ben 16 anni dal 1°, e testimonia la costanza e la tenacia del Terzo Settore nel tenere alta l’attenzione sui diritti delle persone di età minore nel nostro Paese. Nonostante in questi anni siano stati fatti molti progressi, soprattutto dal punto di vista legislativo, per rendere concreti i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia, la strada da percorrere è ancora lunga; molte ancora le criticità non risolte e le diseguaglianze che si fanno sempre più acute, a partire dalla evidente disparità a livello regionale.

L’auspicio come sempre è quello di sollecitare e contribuire, attraverso l’analisi e le raccomandazioni contenute alla fine di ogni paragrafo, allo sviluppo e all’adozione di politiche, prassi e riforme legislative in grado di migliorare la condizione di tutte le persone di età minore che vivono in Italia. Il Gruppo CRC confida quindi che l’imminente incontro con il Comitato ONU per l’esame della situazione italiana, sia un’occasione per avviare una riflessione strategica rispetto alle politiche per l’infanzia e adolescenza, da cui derivi l’assunzione di un impegno reale da parte delle istituzioni competenti.