Fondazione Patrizio Paoletti e Fondazione l’Albero della Vita realizzano insieme a Celle Ligure e a Perugia un progetto per il sostegno ai bambini e alle loro famiglie

Celle Ligure/Perugia. Fondazione Patrizio Paoletti (FPP) e Fondazione Albero della Vita (FADV) hanno deciso di costruire insieme “Accogliamo il Futuro”, un progetto che a Celle Ligure, a Perugia e in altre quattro città italiane, costruirà degli spazi dedicati ai bambini ucraini rifugiati in Italia a seguito della guerra e alle loro famiglie.

La realizzazione di interventi educativi, la lunga esperienza di accoglienza di minorenni e famiglie, in contesti di emergenza o no, rappresentano per FADV un elemento centrale della propria metodologia, ispirata al metodo “Pedagogia per il Terzo Millennio”, ideato da Patrizio Paoletti e sviluppato dall’equipe di ricercatori, psicologi e pedagogisti della FPP.
La realizzazione di spazi dedicati ai bambini, è una prassi di intervento collaudata, messa a punto in Italia e all’estero negli anni e perfezionata in particolare durante l’emergenza Siriani dal 2013 e nei diversi progetti che FPP e FADV hanno realizzato nell’ambito dell’accoglienza con i migranti, sia minorenni stranieri non accompagnati, che bambini accolti con la propria famiglia.

L’accoglienza in generale, e nello specifico le attività di accoglienza e sostegno psicologico rivolte ai bambini e alle persone in condizioni di vulnerabilità, come quelle ludiche e socio-educative, richiedono una progettazione adeguata ed anche particolare attenzione agli spazi e ai luoghi, agli ambienti in cui avvengono.
Gli spazi destinati ai bambini sono un luogo di accoglienza in cui i bambini possono fermarsi, far decantare le paure, il trauma da distacco e gradualmente ricostruire routine e quotidianità, ricominciando a relazionarsi in maniera positiva con l’ambiente esterno.
L’obiettivo è far sì che questi luoghi, e le diverse attività che vi si svolgono, siano realmente orientanti per i bambini (e anche per i genitori) all’insegna del rilancio delle proprie risorse e aspirazioni o della scoperta e/o costruzione delle medesime.

Gli obiettivi

Obiettivo di “Accogliamo il futuro” è riconsegnare ai bambini una routine, allo stesso tempo ricreare un ordine chiaro nello spazio circostante, aiutando i bambini e restituire il senso di normalità perduto a causa della situazione di emergenza.
Per routine e normalità intendiamo tutti quegli aspetti tipici della quotidianità di un bambino, aspetti comuni a tutte le culture del mondo. Momenti fatti di orari e appuntamenti, gioco, creatività, stimolo, sperimentazione, ascolto, condivisione.
In questo senso il bambino viene incoraggiato, a prescindere dal tempo che trascorrerà nel centro di accoglienza, a lasciare un contributo e una propria traccia, viene quindi invogliato a personalizzare lo spazio che diventa oltre che di tutti anche proprio.

Le attività saranno principalmente di tre tipi:

  1. Attività destrutturate, come ad esempio gioco di gruppo, il disegno libero e la manipolazione di materiali. Questo tipo di attività sarà svolte in particolar modo quando il numero delle presenze è elevato e risulta, pertanto, più difficile organizzare laboratori tematici.
  2. Attività strutturate, oltre ad attività più prettamente didattiche, scolastiche anche attività creative come la creazione di oggetti. Questo tipo di laboratori verrà svolto, soprattutto, con i bambini presenti da più giorni e sarà funzionale anche alla personalizzazione e appropriazione degli ambienti.
  3. Attività che fungano da memoria storica. L’idea è che attraverso questa attività i bambini possano contribuire a costruire il proprio luogo, lasciando un segno del loro passaggio e una testimonianza per chi arriverà dopo di loro. Diamo molta importanza a questo aspetto perché riteniamo che un’attività del genere dia stabilità, speranza al bambino e gli infonda un senso di sicurezza. Sapere che in tanti stanno facendo lo stesso percorso dà al bambino un punto di riferimento. La stessa contingenza, per quanto drammatica, può rappresentate una parte della propria storia vissuta come esperienza comunque costruttiva.

Gli Operatori

FADV metterà a disposizione équipe specializzate e formate da educatori e mediatori culturali, affinché la comunicazione con bambini, mamme, genitori e familiari tutti possa essere diretta e possa facilitare la relazione. FPP metterà a disposizione équipe specializzate, formate da psicologi e pedagogisti per offrire strumenti pratici per promuovere la resilienza, intesa come la capacità individuale, gruppale e comunitaria di affrontare, superare, uscire rinforzati da esperienze negative.

Sono previste attività di formazione psico-pedagogica al personale professionale e volontario, per sostenere con strumenti concreti gli adulti coinvolti nel delicato processo di accoglienza ed inclusione. Queste attività sono volte a promuovere la resilienza, la speranza e la progettualità in un contesto di emergenza sociale ed educativa che coinvolge tutta la comunità, potenziando la sfera personale, oltre che professionale. L’intento è fortificare le persone, gli ambienti e i contesti per prevedere, prevenire, gestire le difficoltà ed i grandi cambiamenti in corso. I temi, affrontati con approccio multidisciplinare, si focalizzano, oltre che sull’offerta di strumenti psicopedagogici, sul fortificare capacità positive come la speranza, la resilienza e la prefigurazione. L’obiettivo finale è promuovere le straordinarie possibilità della mente umana e condividere strumenti pratici che possono aiutare gli individui e l’insieme a trasformare il disagio dell’incertezza in volontà e attenzione.

La supervisione psicopedagogica in contesti d’emergenza è un momento di orientamento operato da professionisti della relazione di aiuto e l’équipe di lavoro. La finalità è quella di promuovere la salute psicofisica di ogni operatore e operare per il costante monitoraggio degli obiettivi e della qualità dell’intervento di cui bambini ed adolescenti beneficiano. La supervisione psicopedagogica si pone come un momento di ascolto e restituzione per comprendere meglio le difficoltà e le fatiche legate allo stare in relazione con famiglie, bambini e adolescenti in condizioni di grave marginalità o difficoltà generate da traumi. Sostiene i gruppi nel compiere scelte, gestire situazioni problematiche, migliorare la qualità delle relazioni offrendo uno spazio ed un tempo per prevenire, contenere, gestire ed affrontare l’inevitabile fatica dell’essere in relazione costante con contesti problematici, favorire l’espressione di pensieri, emozioni, riflessioni, preoccupazioni, criticità, promuovere l’emergere e la messa in campo delle risorse educative e delle potenzialità, nuove strategie e pratiche educative-relazionali; attivare una riflessione sul ruolo educativo e affettivo, in un’ottica di accompagnamento della relazione tra l’educatore e il bambino/adolescente, oppure tra l’educatore e i genitori, attivando una riflessione sul ruolo educativo e sull’assunzione di responsabilità.

Le Organizzazioni

Fondazione L’Albero della Vita (FADV) È una Onlus e una ONG (Organizzazione Non Governativa) nata in Italia nel 1997 con l’obiettivo di promuovere azioni efficaci finalizzate ad assicurare benessere, proteggere e promuovere diritti, favorire lo sviluppo dei bambini, delle loro famiglie e delle comunità di appartenenza.
www.alberodellavita.org
Fondazione Patrizio Paoletti (FPP)
È un Ente di Ricerca Non Profit nato ad Assisi nel 2000 per volontà di Patrizio Paoletti e di un gruppo di ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori. La Fondazione realizza i propri programmi di ricerca ed i progetti pedagogici grazie al sostegno di oltre 100.000 persone per raggiungere un unico scopo: permettere ad ogni persona di entrare in contatto con il proprio immenso potenziale. fondazionepatriziopaoletti.org

Per informazioni

Lorenzo Maria Alvaro – Ufficio stampa Fondazione L’Albero della Vita Onlus
alvaro.fondazione@alberodellavita.org
346.5044950

Ciro Scategni – Ufficio stampa Fondazione Patrizio Paoletti
ufficiostampa@fondazionepatriziopaoletti.org
328.1194966