L’Italia investe molto poco sui bambini, meno di quanto richiederebbe la situazione sociale e meno degli altri paesi europei. Soprattutto mancano asili nido, tanto che solo il 13,5% dei minori tra gli 0 e i 3 anni ha trovato un posto. La situazione è addirittura peggiore al Sud. In Campania la percentuale scende al 2,8%, mentre in Calabria addirittura al 2,5%. L’assenza dei servizi sociali ed educativi per minorenni è più che tangibile.

Questi dati emergono dal 7° Rapporto su “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia” a cura del Gruppo Crc (Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza), presentato alla presenza del Ministro per il lavoro e le politiche sociali Giuliano Poletti e dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Vincenzo Spadafora.

Scarica il rapporto Crc

Nessun Piano Nazionale per l’Infanzia

«Il 2014 è il terzo anno consecutivo senza un Piano Nazionale per l’Infanzia», spiega Arianna Saulini di Save the Children e coordinatrice del Gruppo Crc, «L’Italia deve tornare ad essere un Paese che investe non solo sui giovani ma anche sui bambini». Serve quindi investire su servizi socio-educativi di qualità, su interventi economici a favore di famiglie povere con bambini e su formazione e sviluppo professionale degli operatori dell’infanzia.

Approfondisci su Piattaforma Infanzia