L’attentato del 16 dicembre alla scuola di Peshawar, nel nord del Pakistan, dove sono morti oltre 140 bambini, è un atto vergognoso che L’Albero della Vita condanna e che deve essere condannato con forza da tutti. Questo non solo perché le vittime sono civili innocenti ed estranei alla guerra in corso, ma perché sono bambini che probabilmente neanche sanno cosa spinge gli adulti a questi scontri.
Secondo gli organi di stampa, la motivazione che avrebbe spinto gli attentatori talebani sarebbe il desiderio di vendicare “il dolore con il dolore”, far provare ai membri dell’esercito la tristezza di veder morire i propri figli, accusandoli di aver ucciso le mogli e i figli dei talebani.
“L’infanzia va difesa sempre, in ogni contesto – ha ricordato Ivano Abbruzzi, presidente de L’Albero della Vita – È importante tenere i bambini lontani dalla guerra degli adulti, ma soprattutto insegnare loro che alla violenza non si risponde con altra violenza. La spirale della violenza è pericolosa e soprattutto inutile, non migliora la vita di nessuno e fa crescere i minori nella paura, nella rabbia e nei sentimenti negativi. Non aiuta neanche a rivendicare le proprie motivazioni, anche se giuste. Come diceva Ghandi, la verità non è mai stata rivendicata con la violenza”.