Dalla sterminata periferia di Calcutta arriva una nuova testimonianza di quanto il SAD sia importante per i ragazzi sostenuti, non soltanto per il supporto “materiale” che i nostri operatori riescono a garantire ma anche per l’ascolto, il sostegno psicologico e l’orientamento che forniscono loro tutti i giorni. Bhaskar è un ragazzo di 18 anni che frequenta l’ultimo anno delle superiori, vive a Talpukur e, fino allo scorso anno, conduceva un’esistenza semplice ma tranquilla.
Poi la situazione è precipitata: prima il padre, manovale a giornata, ha perso il lavoro a cottimo a causa del lockdown, quindi la madre, che lavorava in una casa di riposo e garantiva la sopravvivenza della famiglia, si è ammalata di Covid ed è morta. Prima di mancare aveva anche preso in prestito dei soldi per effettuare delle riparazioni nella loro casa, così sulle spalle di Bhaskar, del padre e del fratellino è rimasto un debito importante da saldare. Bhaskar è stato molto scioccato dalla morte della madre e nei mesi seguenti è scivolato verso una subdola depressione, isolandosi e chiudendosi in un mutismo impenetrabile.
I nostri insegnanti di comunità, però, non lo hanno mai abbandonato e hanno continuato a stimolarlo affinché reagisse, consigliandolo e motivandolo a riprendere gli studi. Ora ha iniziato a guadagnare un po’ di denaro lavorando come elettricista, così ha cominciato a ridurre il debito della famiglia, e con caparbietà ha ricominciato a studiare di sera. Nello stesso tempo si prende cura del fratello e ha ritrovato un po’ di serenità e di equilibrio.
È molto grato a L’Albero della Vita per avere avuto l’opportunità di confrontarsi ogni giorno con qualcuno che si preoccupa davvero del suo futuro.