In occasione della Conferenza Nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza “Investire sull’Infanzia” che si terrà a Bari il 27 e 28 marzo, Fondazione L’Albero della Vita lancia un appello in 7 punti ai membri del Governo perché riportino al centro delle politiche sociali l’infanzia, in grande declino nel nostro Paese, negli ultimi anni sacrificata in nome della spending review.
La Commissione per la protezione sociale dell’Unione Europea segnala che in Italia nel 2012 i bambini a rischio povertà sono il 26% (superiore alla media europea, che si ferma al 20%) e che il 17% vive in uno stato di indigenza (11,8% in Europa).
“Da questa conferenza ci aspettiamo che si comprenda come le politiche dell’infanzia nel nostro Paese non possono essere un optional – afferma Ivano Abbruzzi, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita – ma la prima area di attenzione di una società moderna ed evoluta, che vede nei suoi figli il suo bene più prezioso e comprende che da una buona cura – che vuol dire protezione, istruzione, educazione, cultura – dipende la sua sopravvivenza, la sua crescita positiva, la sua fioritura democratica”
Nello specifico, in una lettera aperta all’esecutivo, Fondazione L’Albero della Vita chiede di:
- rifinanziare il fondo nazionale per le politiche dell’Infanzia, tagliato sensibilmente dal 2008 ad oggi, così come il fondo nazionale per le politiche sociali
- nominare il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia, scaduto nel 2012;
- realizzare il IV piano biennale nazionale di azioni e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei minori;
- realizzare di un piano straordinario nazionale di contrasto alla povertà dell’infanzia, ispirato alla raccomandazione della Commissione EuropeaInvesting in Children, che definisca obiettivi precisi per ridurre la povertà infantile, l’esclusione sociale e dia attenzione alle famiglie in povertà;
- incoraggiare la partecipazione dei ragazzi in ogni ambito, soprattutto nella politica, per esprimere pareri che siano presi in considerazione da chi ha responsabilità esecutive, garantendo così l’inclusione dei giovani all’interno dei processi decisionali;
- investire nell’istruzione, nella scuola e nei servizi per la prima infanzia, assicurando servizi, strumenti e infrastrutture di qualità, oltre che garantendo docenti qualificati e ben retribuiti;
- elaborare un attento monitoraggio dell’impatto che le nuove politiche hanno sui minori
in allegato il comunicato completo
Conferenza Infanzia, lettera al Governo: “Stop ai tagli, rilanciare investimenti”