Mutilazioni genitali femminili: il fenomeno in Italia e in Europa.
Un momento di confronto tra istituzioni, società civile e imprese.

Conferenza promossa nell’ambito del progetto “CHAT – Changing Attitude. Fostering dialogue to prevent FGM” finanziato dal programma Diritti Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea.

  • Mercoledì 16 maggio dalle 9:30 alle 13:00
  • SENATO DELLA REPUBBLICA –Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro
  • Piazza Capranica 72, Roma

Le Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) sono un fenomeno vasto e complesso, che include pratiche tradizionali che vanno dall’incisione all’asportazione, parziale o totale, dei genitali femminili esterni. Bambine, ragazze e donne che le subiscono devono fare i conti con rischi gravi e irreversibili per la loro salute, oltre a pesanti conseguenze psicologiche.

Si stima che in Europa ogni anno 180.000 bambine rischino di subire una mutilazione genitale.

CHAT è un progetto biennale, coordinato da Fondazione L’Albero della Vita, che ha coinvolto 5 partner in 6 paesi europei con l’obiettivo di avviare un’azione di sensibilizzazione e prevenzione delle MGF.

Partendo dal coinvolgimento di persone chiave per le comunità di migranti provenienti dai paesi dove le FGM continuano a essere molto radicate, il progetto ha formato e supportato agenti di cambiamento, i “positive deviants”, per avviare processi di modifica delle abitudini e rompere il ciclo che porta a ripetere, anche in Europa, le pratiche di mutilazione genitale femminile.

A conclusione del progetto, la conferenza riunisce rappresentanti delle istituzioni politiche italiane ed europee, della società civile e delle associazioni di migranti, esponenti del settore profit e rappresentanti diplomatici, che interverranno per presentare i dati sul fenomeno delle mutilazioni genitali femminili (MGF) in Europa e avviare un tavolo di confronto sul tema.

Per informazioni e per iscrizioni (in lista d’attesa da confermare) scrivere a: comunicazione.fondazione@alberodellavita.org

Interverranno rappresentanti delle istituzioni politiche italiane ed europee, delle università, membri di associazioni della società civile e di migranti, esponenti del settore profit e rappresentanti diplomatici.

Il programma definitivo della conferenza verrà comunicato a breve.