Inizia oggi la Conferenza Nazionale sull’Infanzia e sull’Adolescenza a Bari “Investire sull’Infanzia” (dal 27 al 28 marzo) e Fondazione L’Albero della Vita lancia un appello in 7 punti ai membri del Governo perché riportino al centro delle politiche sociali l’infanzia, in grande declino nel nostro Paese, negli ultimi anni sacrificata in nome della spending review.
La Commissione per la protezione sociale dell’Unione Europea segnala che in Italia nel 2012 i bambini a rischio povertà sono il 26%(superiore alla media europea, che si ferma al 20%) e che il 17% vive in uno stato di indigenza (11,8% in Europa).
Sono numeri confermati anche dalle ricerche di Istat, secondo cui nel nostro paese le famiglie con figli minorenni sono sempre più in difficoltà. Dal 2011 al 2012 è passata dal 13.5 al 15,7% la percentuale di nuclei con un solo figlio in povertà relativa, dal 16,2% al 20,1% quelli con due bambini. E la situazione è peggiore per le famiglie più numerose. Le famiglie gravemente deprivate sono raddoppiate in due anni, passando dal 6,9% del 2010 al 14,3% del 2012.
Lo stesso Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora, nell’ultimo suo intervento al Parlamento ha denunciato che sono 1.822.000 i minori italiani in difficoltà, il 17% del totale. Il 7% (723.000) vive invece in povertà assoluta. Una quota che sale al 10,9% nel Mezzogiorno.
“Da questa conferenza ci aspettiamo che si comprenda come le politiche dell’infanzia nel nostro Paese non possono essere un optional – afferma Ivano Abbruzzi, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita – ma la prima area di attenzione di una società moderna ed evoluta, che vede nei suoi figli il suo bene più prezioso e comprende che da una buona cura – che vuol dire protezione, istruzione, educazione, cultura – dipende la sua sopravvivenza, la sua crescita positiva, la sua fioritura democratica.
Investire nell’infanzia, per le istituzioni di oggi, non vuol dire quindi spendere, ma garantire una società più coesa oggi, in grado di sostenere gli effetti di una crisi economica, e una maggiore ricchezza domani: ricchezza come minore spesa sociale, ma ancor più come capitale umano, innovazione e creatività, crescita delle istituzioni attraverso un contributo attivo dei cittadini. Valori indispensabili ieri come oggi”
Nello specifico, in una lettera aperta all’esecutivo, Fondazione L’Albero della Vita chiede di:
- rifinanziare del fondo nazionale per le politiche dell’Infanzia, tagliato sensibilmente dal 2008 ad oggi, così come il fondo nazionale sulle politiche sociali
- nominare il nuovo Osservatorio Nazionale per l’Infanzia, scaduto nel 2012;
- realizzare il IV piano biennale nazionale di azioni e interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei minori;
- realizzare un piano straordinario nazionale di contrasto alla povertà dell’infanzia, ispirato alla raccomandazione della Commissione Europea Investing in Children, che definisca obiettivi precisi per ridurre la povertà infantile, l’esclusione sociale e dia attenzione alle famiglie in povertà;
- incoraggiare la partecipazione dei ragazzi in ogni ambito, soprattutto nella politica, peresprimere pareri che siano presi in considerazione da chi ha responsabilità esecutive, garantendo così l’inclusione dei giovani ai proccessi decisionali;
- investire nell’istruzione, nella scuola e nei servizi per la prima infanzia, assicurando servizi, strumenti e infrastrutture di qualità, oltre che garantendo docenti qualificati e ben retribuiti;
- elaborare un attento monitoraggio dell’impatto che le nuove politiche hanno sui minori.