Di chi è la Terra: ne siamo i padroni o i custodi?
Alla luce di questa domanda chiave si è svolta la giornata conclusiva del Villaggio per la Terra, la grande manifestazione romana sullo sviluppo sostenibile organizzata da Earth Day Italia in collaborazione con il Movimento dei Focolari, il Miur e il Ministero per l’Ambiente. Lunedì 29 aprile Di-Battiamoci! vi ha preso parte con nuove attività di “street debate“: confronti su temi collegati ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030.
Abbiamo inoltre favorito la partecipazione della nostra Rebecca, ragazza impegnata nei nostri percorsi di educazione al dibattito, agli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani promossi da Earth Day Italia. Due giorni di formazione e riflessione tra ragazzi ed esperti di questioni ambientali che hanno condotto alla compilazione di un appello rivolto al futuro Parlamento Europeo.
Ecco l’esperienza riportata dalla stessa Rebecca:
“Sono Rebecca e tra un mese avrò 18 anni. Ho già la mia tessera elettorale e il 26 maggio potrò esprimere la mia preferenza riguardo chi, nel panorama politico attuale, dovrebbe occupare i seggi del Parlamento europeo. In questo periodo della mia vita quindi mi chiedo: ‘Ho solo questo strumento per cambiare in meglio il mondo in cui vivo? In quali altri modi la mia generazione può contribuire al raggiungimento del bene comune?’. Ho trovato una risposta a queste domande nell’iniziativa del Villaggio per la Terra, ovvero gli Stati Generali dell’Ambiente dei Giovani. Pur essendo il cambiamento climatico l’argomento centrale, abbiamo discusso di tematiche di sfondo e rilievo civile, sociale ed economico: pace, diritti umani, prosperità economica, rispetto del pianeta. Ci siamo interrogati sulle cause alla base dei problemi mondiali che minacciano il mantenimento di sociobiodiversità, uguaglianza dei diritti, sostenibilità, dibattendo sulle iniziative che possiamo ideare e a cui possiamo prendere parte noi ragazzi per risolvere questi problemi. Le nostre riflessioni si tradurranno in proposte di legge scritte dai partecipanti agli Stati Generali che verranno presentate al Parlamento europeo”.
Siamo orgogliosi che la nostra Rebecca abbia preso parte a questo percorso!
“Non chiedeteci solo di studiare se ciò che ci insegnano non è sufficiente a garantirci un futuro. Non chiedeteci di credere a un’idea di cultura che esalta chi ha costruito le bellezze di Pompei o di Venezia senza curarsi del rischio che possano scomparire sotto il colpo dei cambiamenti climatici. Fate i compiti, al resto pensiamo noi”.