Milano,  7 maggio. Inaugurato ieri il nuovo hub per l’accoglienza dei profughi in via Sammartini.  All’apertura degli spazi, che sono stati messi a disposizione da Grandi Stazioni, erano presenti gli Assessori alle Politiche sociali e alla Sicurezza Pierfrancesco Majorino e Marco Granelli.

Si tratta di uno dei tanti magazzini raccordati di proprietà di Grandi Stazioni ubicati sotto la Stazione Centrale. Dopo la restituzione a Grandi Stazioni dello spazio sistemato un anno fa dal Genio civile nel sottopasso di via Tonale, le operazioni di primissima accoglienza proseguono nel nuovo locale, adattato alle esigenze delle diverse attività.

I nuovi spazi, all’interno hanno un’area dedicata ai bambini dove Fondazione L’Albero della Vita continuerà a prestare la sua opera per garantire le condizioni più favorevoli perché i bambini in transito accolti possano, pur in un tempo breve, incontrare un “luogo sicuro”, tutelato, dove sia possibile riconquistare un momento di normalità.

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Proseguendo nella struttura ci sono un ambulatorio medico, alcune postazioni telematiche e docce. Gli spazi sono collegati a un ulteriore ambiente con una capienza di 80 posti letto che già ospita alcuni migranti, in attesa di collocamento in altri spazi della città.

L’Assessore Majorino ha affermato ieri: “Questo luogo sarà utilizzato per lo smistamento e la registrazione dei migranti. Grazie alla collaborazione tra tante istituzioni (la prefettura in primis), le associazioni del privato sociale e del volontariato, Milano ha sviluppato un’accoglienza straordinaria”. A oggi sono 2.300 i posti disponibili in città, e oltre 89mila i migranti accolti da Milano da ottobre 2013. Per Majorino, anche in vista dei probabili nuovi arrivi via mare legati alla bella stagione, ha dichiarato: “Serve un piano nazionale che oggi non vediamo da parte del Ministro Alfano, e che su questo ci sia maggiore attenzione”. L’Assessore Granelli ha dichiarato: “Questi spazi offrono un luogo accogliente e evitano che le persone debbano restare in strada, ora stiamo lavorando perché il nuovo hub venga identificato dalle persone in arrivo – essendo un po’ lontano dalla Stazione”.

Majorino ha aggiunto: “Non prevediamo di aprire nuovi spazi per l’accoglienza, anzi prevediamo di chiudere il centro d’accoglienza di via Aldini nelle prossime settimane. Non troveremo nuove soluzioni, per noi è un obiettivo,  in un territorio che sta dando e ha dato tantissimo”, mentre Granelli ha sottolineato: “La Regione faccia la propria parte, noi l’abbiamo fatta dal 2013”. L’Assessore alle Politiche Sociali in merito alla convenzione per via Aldini, che continua fino al 30 giugno, sarà comunque rispettata e ha affermato: “Noi continueremo a fare la nostra parte, ma la facciano anche altri soggetti. Crediamo che ci siano altri luoghi che possono essere utilizzati. La Regione non può far finta che la cosa non la riguardi”.

I NUMERI DELL’ACCOGLIENZA MIGRANTI A MILANO

Sono attualmente 2.350 i migranti arrivati a Milano, l’86% dei quali sono richiedenti asilo o “dublinanti” (migranti rimandati in Italia per effetto del trattato di Dublino e sbarcati a Milano da altri Paesi europei). Solo 350 (14% del totale) sono transitanti. Se la tendenza degli ultimi mesi sarà confermata, solo in piccolissima parte riusciranno a lasciare il Paese. Sono i numeri diffusi dal Comune in occasione dell’apertura del nuovo hub di via Sammartini. Negli ultimi mesi il numero di persone che hanno fatto richiesta di asilo tra i migranti giunti spontaneamente a Milano, dopo aver lasciato i centri del sud dell’Italia o di altre città, è aumentato del 460% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno quando i richiedenti asilo erano circa un centinaio.

Gli arrivi spontanei non si sono mai interrotti: negli ultimi dieci giorni sono arrivate alla Stazione Centrale e registrate all’hub circa 400 persone, generando di nuovo uno stato di emergenza per mancanza di posti nelle strutture. Attualmente i centri di accoglienza temporanea, allestiti dal Comune e Terzo Settore e aperti per fronteggiare proprio l’emergenza degli arrivi spontanei (fenomeno vissuto da Milano dall’ottobre 2013), sono pieni. Proprio in questa ultima settimana è stato riempito anche il locale attiguo al nuovo hub, al civico 118 di via Sammartini. Si tratta di uno spazio sempre di Grandi Stazioni, che può ospitare una ottantina di persone, messo a disposizione del Comune lo scorso autunno e riaperto da Progetto Arca per la primissima accoglienza di chi arriva in Stazione Centrale. I due nuovi spazi di via Sammartini (al 118 e al 120) permetteranno di far fronte, in modo ancora più ordinato, alla necessità di accoglienza di chi arriva in Stazione Centrale. Nel sistema delle strutture il Comune ha posto come obiettivo la chiusura del centro di via Aldini. La convenzione in essere con la Prefettura scadrà il 30 giugno 2016.

Da novembre 2015 i tempi di permanenza nelle strutture temporanee di emergenza si sono notevolmente allungati, fino a raggiungere quasi 20 giorni nel mese di marzo 2016. Dopo un primo tentativo di raggiungere i Paesi del nord Europa, i profughi arrivati spontaneamente a Milano tornano indietro e fanno richiesta di asilo.

Dall’inizio dell’emergenza profughi nell’ottobre del 2013 sono transitate
da Milano circa 89.000 persone. La popolazione accolta è costituita per il
21,4% da minorenni (bambini anche molto piccoli). Tra gli adulti la metà sono donne.