Negli ultimi giorni a Milano sono arrivate centinaia di nuovi profughi siriani in fuga dalla guerra, famiglie intere con tanti bambini. Al momento scarseggia il materiale di cancelleria per far giocare i più piccoli: matite, pennarelli, fogli, cartoncini, colla, ecc.ecc.
Un aiuto concreto
Per questo lanciamo un appello a tutti voi: se potete, vi chiediamo di portare questo materiale di cancelleria nel centro di Via Aldini 74, a Milano, il lunedì e il venerdì tra le 17 e le 18.30 e di chiedere di Anna di Fondazione L’Albero della Vita. Nel caso non possiate recarvi in quel momento, poiché il centro è chiuso all’ingresso degli estranei (per motivi di sicurezza), potete contattarci alla mail salvatore.fondazione@alberodellavita.org.
Al momento i centri per l’accoglienza sono al collasso, lo spazio scarseggia, gli operatori sono impegnatissimi e continuano ad arrivare dal sud Italia persone che sperano di riuscire ad arrivare nel Nord Europa, per avere asilo politico o ricongiungersi ai propri cari. Ma passare il confine non è facile e spesso vengono fregati da avventurosi faccendieri, che si propongono di portarli ovunque dietro il pagamento di una grossa somma, ma poi scompaiono. Persone abiette, che giocano sulla disperazione della gente.
Dal 16 ottobre, hanno spiegato gli assessori del comune di Milano, sono stati accolti oltre 10.000 profughi, di cui un terzo bambini sotto i dieci anni.
Noi continuiamo la nostra attività di aiuto ai più piccoli, gestendo dentro ai centri gli spazi per i bambini, aree protette dove i piccoli possono trovare un luogo adatto a loro, dove elaborare il loro terribile passato, ma soprattutto vivere con spensieratezza la loro età, tra giochi, disegni e animazioni. Perché il bambino ha diritto ad essere bambino, ancora di più se ha visto la guerra.