Riparte l’emergenza siriani a Milano. Negli ultimi giorni sono arrivati centinaia di profughi con i figli, molti sono davvero piccoli. Accompagnati nel centro di accoglienza di via Fratelli Zoia, nel weekend c’erano 250 persone, e 40 bambini nel nostro spazio giochi (66 in totale i minori nel centro).

Sono famiglie che sperano di partire per i più svariati paesi del nord Europa, per raggiungere parenti e familiari. Ma rimangono fermi nelle stazioni milanesi, in balia di delinquenti pronti a proporre “passaggi oltre confine” dai costi altissimi. E spesso scompaiono dopo aver preso i soldi

Ieri nel centro di via Fratelli Zoia la fila per i vestiti era di un’ora. I siriani, con molta dignità, aspettano e ringraziano. Ogni tanto raccontano della guerra da cui scappavano, delle battaglie, della paura di morire. Nei loro occhi la tragedia degli scontri e la speranza di un futuro migliore, per loro e per i loro figli.

Vogliamo ringraziare i volontari e gli operatori che si impegnano per rallegrare le giornate di questi bambini e delle loro famiglie. i piccoli sono felici quando entrano nella sala giochi, si divertono e si distraggono, disegnano, costruiscono e ricominciano ad usare la fantasia, messa a dura prova dalla guerra. Alcuni iniziano a scrivere per la prima volta, dato che non sono mai andati a scuola.

Fino a oggi abbiamo aiutato oltre 150 minori nel nostro spazio allestito con tappeti, tavoli, libri, giochi e colori.

Il diritto al gioco e uno spazio per essere bambini

“Per i bambini coinvolti nella crisi siriana e nell’esilio dalla propria terra – spiegaIvano Abbruzzi, Presidente della Fondazione L’Albero della Vita – lo spazio di accoglienza a Milano e il nostro lavoro educativo rappresentano una grande opportunità di assicurare condizioni di vita dignitose e la protezione dai rischi più forti della migrazione in clandestinità. È ancor più centrale la possibilità di offrire uno spazio e un tempo in cui esprimere il proprio essere bambini – nel gioco, nell’interazione con i pari e con gli adulti – e vedersi riconosciuto un diritto fondamentale sancito dalla Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia.

“I bambini infatti, soprattutto quelli che hanno vissuti di grande deprivazione e che hanno dovuto interrompere in modo brusco e prolungato per mesi o anni la relazione con le loro radici e con riferimenti stabili, hanno necessità di trovare “spazi neutri”. Luoghi che possano aiutarli nel fare una rilettura del vissuto, condividere ed elaborare le storie, costruire riferimenti di normalità, osare nella costruzione di un sé ideale che possa orientare la loro crescita. Un lavoro prezioso che resterà riferimento per il loro futuro”.

“Milano sta vivendo in questi giorni una nuova importante ondata di arrivi ed è prioritario che il diritto all’accoglienza possa essere garantito per tutti i bambini e le bambine Siriani che arrivano colmi della speranza in un futuro migliore” ha concluso Abbruzzi.

Il racconto di Alessia, nostra volontaria

“Oggi il centro d accoglienza per i profughi siriani era strapieno. Molte persone sono arrivate in questi giorni e i bambini nello spazio giochi di Fondazione L’Albero della Vita erano circa 40!

Porto a casa i loro sorrisi, i loro occhi,la voglia di giocare e stare insieme nonostante tutto, le mani strette con madri e padri instancabili.

Porto a casa la commozione di due famiglie che si sono ritrovate, erano su due barconi diversi e non si sono più rivisti dopo mesi fino ad oggi pomeriggio, davanti a noi il primo abbraccio!

Nello spazio giochi si respira gioia, voglia di divertirsi e anche le mamme ballano …in queste ore la sofferenza è messa da parte, in queste ore viviamo l’amore per la vita.”

Scopri il progetto Emergenza Siriani e sostieni questi bambini fuggiti dalla guerra.