Abbiamo pubblicato le raccomandazioni per il governo Italiano e gli attori coinvolti nella redazione del piano d’azione nazionale per la garanzia infanzia.Eurochild. Dopo due anni di pandemia è di vitale importanza agire concretamente in difesa dell’infanzia. Il nostro report raccoglie prassi consigliate e dati aggiornati su come affrontare le conseguenze sociali del covid-19 sull’infanzia. Il 13,5% dei bambini in Italia vive in povertà.
Il report è stato preparato dalla Task force italiana della reteSecondo l’Istat sono 1.346.000 i bambini in Italia che vivono in povertà assoluta, la percentuale più alta dal 2005. Inoltre il 27,1% dei bambini è a rischio povertà e sociale esclusione.
Uno su sette.
Le conseguenze sociali della pandemia. La pandemia di COVID ha sottolineato nuovi aspetti della povertà educativa.
Le aree di maggiore criticità per lo sviluppo dei bambini riguardano: l’insegnamento on-line; la mancanza di disponibilità di spazio dedicato nelle case; mancanza di dispositivi digitali e insufficiente connessione. Tutti elementi essenziali per l’accesso istruzione online. I dati sui giovani (15-29 anni) mostrano che la percentuale di coloro che non studiano né lavorano (NEET) è aumentata dal 22,1% nel 2019 a 22,3% nel 2020, molto al di sopra della media europea del 13,7%.
Inoltre si prospetta un aumento dell’abbandono scolastico.Cosa fare dunque?
- E’ fondamentale concentrare gli sforzi soprattutto nella fascia 0-6 anni.
- Rafforzare il quadro politico affinché vengano colmati i vuoti normativi e si possa favorire l’efficace applicazione della garanzia infanzia lavorando sulla prevenzione e affrontando i bisogni reali dei bambini vulnerabili.
- Favorire maggiori investimenti nazionali per rendere sostenibili i fondi europei e fornire supporto tecnico alle autorità locali che dovranno gestire questi fondi
- Le politiche italiane devono porre al centro la persona. Il bambino deve essere considerato come soggetto proprio di diritti. La partecipazione dei bambini deve essere coerente in
- Tutti i livelli della vita politica e pubblica.
- Ripensare in modo innovativo gli indicatori da inserire nel piano di azione per la garanzia infanzia ponendo al centro i bambini non solo la famiglie.
- Rafforzare la cooperazione tra settore pubblico e privato sociale anche attraverso dei memorandum