Stiamo attraversando un periodo particolare che coinvolge tutti e ci troviamo qui oggi a condividere una riflessione su questi giorni che ricorderemo come quelli del “Coronavirus” che hanno cambiato i nostri pensieri e le nostre abitudini.
Le istituzioni ci aggiornano in tempo reale su quello che succede e su come dobbiamo comportarci le televisioni e i giornali fanno da cassa di risonanza e non sempre riusciamo a distinguere le informazioni corrette da quelle che invece non lo sono. Alcune parole ripetute più volte ci spaventano, ci fanno correre in un supermercato o rinchiudere in casa ma alla fine ci dobbiamo fidare di chi ci guida e di chi ha la competenza per farlo.
Stiamo facendo i conti con le nostre paure, con quelle dei nostri cari e anche con quelle degli “altri” che non conosciamo, ma che come noi, abitano il mondo.
A volte pensiamo che la modernità, la tecnologia, la velocità, i progressi nella scienza e nella medicina ci rendano invincibili ed intoccabili e poi una particella sconosciuta e un colpo di tosse fanno crollare in un istante castelli di certezze e finte armature.
Noi, come persone e come operatori de L’Albero della Vita, ce la stiamo mettendo tutta ad andare avanti. Con le nostre preoccupazioni certo, ma anche con la nostra fiducia e con tutto il nostro impegno.
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Non siamo in prima linea contro il virus, non siamo medici, virologi, ricercatori. C’è chi sta lavorando senza sosta su questo, forte delle proprie competenze, per cercare di trovare soluzioni.
Siamo in prima linea, oggi più che mai, dalla parte dei bambini, delle mamme e dei papà soli che ogni giorno accogliamo ed aiutiamo nei nostri progetti.
Queste giornate irreali di scuole chiuse, zone bloccate, ospedali sotto tutela, influenze da monitorare, mezzi a singhiozzo, hanno reso tutto più difficile e hanno distratto l’attenzione da chi continua ad avere bisogno di cure e presenza. Forse questo tempo di eventi annullati e locali chiusi e distanze da rispettare e figli a casa e genitori da accudire, ci porta a riavvicinarci a quei valori di condivisione, ascolto e solidarietà così preziosi.
Noi continuiamo nella nostra quotidianità, ognuno nel suo ruolo, a prenderci cura dei bimbi di ZeroSei e Bussola, delle mamme sole e dei loro bambini nel “nido” di Rondine, delle famiglie in povertà di Varcare La Soglia.
Qui nelle nostre città e più lontano oltre i confini, fin dove riusciamo ad arrivare.
Non possiamo fermarci
Continuiamo a presidiare la nostra prima linea, come abbiamo sempre fatto in questi 20 anni, con lo sguardo in avanti, il cuore acceso e le mani ben lavate e aperte verso gli altri.
Grazie perché siete insieme a noi in tutto questo e in questi giorni non ci avete fatto sentire soli, interessandovi alle condizioni di salute di tutti noi e al proseguo del nostro intervento.
Grazie per esserci vicino e per l’aiuto che non ci fate mancare.
Con stima e infinita gratitudine
Noi dell’Albero della Vita