Indice dei contenuti

  1. Introduzione;
  2. Com’è vivere a Calcutta in questi mesi?;
  3. Come stanno i bambini?.
  4. Guarda il video che riassume l’articolo.;

 

Introduzione

 

L’estate segna l’inizio della stagione dei monsoni in India. Per chi, come noi, viene da un Paese in cui si aspetta con gioia l’estate per avere il sole e le belle giornate, non è scontato capire il motivo per cui invece, in India, siano in molti a preferire la stagione dei monsoni. Forti piogge cadono senza sosta, e muoversi in giro per la città non è facile.

 

Com’è vivere a Calcutta in questi mesi?

 

Eppure, vivere a Calcutta nei mesi che precedono il monsone aiuta a capire le ragioni di questa preferenza: il caldo intenso di aprile e maggio è quasi intollerabile, con picchi sopra i 40 gradi. In questi due mesi le scuole chiudono per la pausa estiva, alcuni uffici preferiscono far lavorare i dipendenti da casa e uscire diventa un’impresa di coraggio. Sembra di camminare in un grande forno. Per i più fortunati la soluzione è chiudersi in una stanza con l’aria condizionata.

 

Come stanno i bambini?

 

Per molti bambini che vivono in situazioni di svantaggio invece la situazione è diversa, perché le loro case sono spesso stanze dove – al massimo – c’è un ventilatore da soffitto e dove i tetti non sono costruiti con materiali che isolano dall’esterno. Inoltre, in periodi di forte calore, l’elettricità spesso manca a causa della grande domanda e della scarsa qualità delle connessioni tra la rete centrale e quella delle abitazioni più umili. In questi casi, neanche i ventilatori da soffitto possono aiutare.

Da giugno sono iniziate le piogge e hanno portato un po’ di sollievo. L’acqua cade senza sosta da giorni e, nonostante anche questa stagione porti con sé nuove forme di disagio, i bambini amano correre sotto la pioggia, sostare nello scolo dei tetti spioventi e farsi una doccia fresca!

Guarda il video che riassume l’articolo.