Sara è una mamma di tre figli: Edoardo quindicenne, è il più piccolo e vive con lei; Luigi e Carmine; gli altri due figli, sono indipendenti e hanno le loro famiglie. Sara, ha quarantaquattro anni ed è una donna ancora molto fragile nonostante la grande forza che l’ha portata a intraprendere, tre anni fa, un cammino di risalita importante per lei ed Edoardo.

Esattamente tre anni fa Sara ha avuto il coraggio di denunciare il marito; un uomo violento, che non perdeva occasione di sminuirla, di renderla insicura e che perdeva facilmente il controllo. Un uomo estremamente geloso con il quale ha costruito un rapporto fatto di estremi, nel bene e nel male e che è arrivato al tentativo di ucciderla davanti a Eldorado. Ed è stato proprio Edoardo, all’ora dodicenne , che è riuscito a strappare la madre dalle mani infuriate del padre e a salvarla.

Sara oggi porta ancora i segni e le lesioni della tremenda violenza subita: è costretta a sottoporsi quotidianamente a delle sedute di terapia per il lancinante dolore alla schiena che non le lascia tregua ma ha una forza ed energica unica, difficilmente trovabile in persone che hanno vissuto la sua esperienza.

Lavora tutte le notti come badante in case private e presso ospedali. Nonostante le fatiche di questi impieghi saltuari non è una donna trascurata: cura il suo aspetto e ha voglia di riscatto. Lo fa per Edoardo soprattutto. Non vuole che il figlio si debba vergognare di lei. Ma anche per se stessa.

Porterò a vita i segni fisici della sua violenza, ma non è riuscito a togliermi il sorriso e la voglia di riscatto personale… oggi mi sento una farfalla, mi sento libera di vivere la mia vita”.

In questo momento Sara sta seguendo tutte le pratiche giudiziarie necessarie per la separazione ma è molto preoccupata per l’atteggiamento di Edoardo, il figlio adolescente, sempre più chiuso e riservato con lei e con i suoi amici e coetanei. Spesso Edoardo rimane in casa da solo e si rifiuta categoricamente di frequentare la scuola (nonostante l’ottimo andamento scolastico, e una spiccata attitudine all’apprendimento) e il numero alto di assenze in età da obbligo formativo ha comportato una segnalazione da parte della scuola ai servizi sociali territoriali.

Quando abbiamo conosciuto Sara in Varcare La Soglia e ci ha subito parlato della grande difficoltà nel creare dei momenti di dialogo e di confronto dedicati al il figlio Edoardo dovuta alle tante sue ore di assenza da casa (per le terapie o per la ricerca di un lavoro). Questo è stato il primo nodo che Sara voleva sciogliere.

Ora con Sara stiamo lavorando al raggiungimento degli obiettivi personali familiari/genitoriali, coinvolgendo il figlio durante i colloqui e creando dei momenti strutturati con lo scopo di rafforzare la relazione madre-figlio; parallelamente i nostri educatori stanno costruendo dei momenti di orientamento formativo per indirizzare Edoardo a un corso  professionale alberghiero. 

Sara ha due grandi sogni: vorrebbe iscriversi a scuola guida per prendere la patente ed essere più autonoma nei suoi spostamenti così da avere più tempo da trascorrere con suo figlio e frequentare un corso per Operatori Socio Assistenziale per attestare e valorizzare il suo profilo professionale.

Mi piacerebbe, per me e per i mii figli, ricostruirmi una vita con un uomo che mi sappia amare” ci dice Sara.

Il gesto che stai per fare aiuterà centinaia di persone a ricevere il giusto sostegno per fare il primo passo per “uscire dalla povertà” e dal disagio.

Grazie al tuo sostegno aiuteremo queste famiglie con figli in stato di povertà. I servizi che stai aiutando a sostenere serviranno per aiutare nella ricerca di un lavoro dopo averlo perso, per riallacciare i legami familiari deteriorati dallo sconforto e dall’incertezza economica e sociale, per ritrovare speranza e opportunità nel rapporto con “l’altro” e con la collettività.

Fai una donazione adesso