Sujata è una ragazza indiana di 19 anni che vive nel villaggio di Bamungachi , nel South 24 Parganas (West Bengal). E’ entrata nel nostro progetto di Sostegno a Distanza nel 2006: non era una bambina destinata alla scuola, ma ha potuto terminare il ciclo obbligatorio di studi e ora ci racconta la sua esperienza. Una bella testimonianza di come, grazie alla generosità di sostenitori italiani, Sujata ha potuto cambiare il corso del suo destino. E quello dei suoi fratelli.
“Pochi giorni fa ho visitato il centro scolastico che ho frequentato: anche se ho completato la scuola superiore, visito spesso il Centro poiché ho mantenuto con tutti gli insegnanti un ottimo rapporto e collaboro con loro per l’insegnamento di disegno. Insegno e impartisco ripetizioni di disegno a scuola e anche a casa nostra. Questo lavoro è molto importante per me perché mi aiuta a coprire il mio costo d’istruzione, quello di mio fratello e di mia sorella”.
Sujata vive con i suoi genitori e due fratelli. Oggi studia arte al College. Il padre lavora come portatore di risciò mentre la madre si occupa della casa. Mentre parla ci racconta che il padre non le avrebbe mai permesso di a proseguire gli studi dopo la scuola primaria, a causa dei costi elevati dei materiali didattici.
“Nella scuola in India” prosegue Sujata, “la maggior parte degli studenti difficilmente riesce a seguire correttamente le lezioni, perché il numero di presenze per classe è molto elevato. I miei genitori sono analfabeti, quindi non avrei mai potuto avere il supporto necessario per approfondire le lezioni a casa. È stato grazie a Fondazione L’Albero della Vita che sono stata in grado di completare la mia istruzione secondaria, con voti idonei necessari per proseguire l’istruzione superiore “.
Dice ancora: “Le attività extrascolastiche organizzate, come le visite culturali, ci hanno insegnato molto. Sono stati molto importanti anche le occasioni di confronto con figure adulte sulle conseguenze negative del matrimonio precoce, dello sfruttamento del lavoro minorile, nonché sull’importanza dell’istruzione, dell’igiene e della pulizia in generale. Ho insegnato tutto questo anche ai miei familiari, amici e parenti. Mi hanno molto apprezzata quando hanno scoperto che ho appreso così tanto su questi argomenti”.
Sua madre, racconta: “Non ci siamo dovuti preoccupare per la sua educazione perché Fondazione L’Albero della Vita ha preso nostra figlia sotto la sua responsabilità. Oltre a farla studiare, in tutti gli anni di SAD, abbiamo ricevuto medicine gratuite e controlli ogni tre mesi. Fondazione L’Albero della Vita ha fatto di lei una ragazza coscienziosa che, oltre a sostenere i costi della propria istruzione, contribuisce anche a quella dei suoi due fratelli”.
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