Delle migliaia di bambini inseriti nel nostro programma di Sostegno a Distanza, oltre trecento vivono sulla piccola isola rurale di Hingalganj, al confine con il Bangladesh. È uno dei luoghi più fragili del Bengala Occidentale, circondato da fiumi e canali che spesso esondano dagli argini e, dunque, particolarmente esposto ai fenomeni più violenti provocati dai cambiamenti climatici.

Per tutti questi bambini e per le loro famiglie gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili perché, mentre tutto il resto dell’India doveva fronteggiare “solo” le gravissime conseguenze della pandemia di Coronavirus, la loro zona è stata presa di mira anche da un’altra calamità, il devastante ciclone Yaas.

Così, tra gli istituti chiusi dal governo per evitare i contagi e le inondazioni che hanno colpito la zona, andare a scuola per loro era diventato impossibile. Solo grazie alla caparbietà, allo spirito di iniziativa e alla passione dei nostri insegnanti, i ragazzi hanno potuto continuare a seguire le lezioni e fare i compiti anche in questi mesi.

I maestri, infatti, sono riusciti a distribuire sul territorio numerose Dropbox, una sorta di caselle di posta in cui vengono inserite regolarmente le spiegazioni delle lezioni e i fogli di lavoro con gli esercizi che gli studenti devono ritirare. Ogni box “rifornisce” costantemente 7-8 bambini che vivono nella stessa area. Seguendo un calendario di scadenze programmate, i ragazzi poi riportano nella Dropbox i fogli compilati e, nello stesso tempo, ne ritirano di nuovi.

Con questo semplice metodo, che ha suscitato molto interesse da parte degli studenti e delle famiglie, gli insegnanti sono riusciti a portare avanti le lezioni di inglese, bengalese e matematica per tutti gli alunni dalle elementari fino alla decima classe, l’ultima obbligatoria nel sistema scolastico indiano. Al tempo delle connessioni ultraveloci in un mondo sempre più digitalizzato, delle semplici scatole di cartone possono ancora avere un valore enorme per comunicare.

In mancanza di smartphone e tablet, infatti, si stanno rivelando decisive perché i nostri bambini indiani non perdano altri preziosi anni di scuola e, dunque, non compromettano il loro futuro. Per fortuna la nostra DAD “fai da te” sta funzionando, in attesa che l’emergenza finisca e le scuole possano riaprire.