Oggi, in occasione della Giornata per la Donna, vogliamo ricordare tutte le donne che all’interno dei nostri progetti per i bambini, stanno ancora lottando per garantire un futuro di qualità ai propri figli, in Perù, quanto in Kenya, ad Haiti, come in India, e in tantissime città d’Italia.

Una di loro è Maria. Una donna forte. Una donna coraggiosa che ha saputo mettersi in gioco per il bene dei sui figli.

Oggi vi vogliamo raccontare la sua storia, perché possa essere di esempio e di stimolo per tutte quelle donne che stanno attraversando un momento di difficoltà, che non hanno ancora riacquisito la fiducia in se stesse per ripartire. Per tutte le donne che stanno ancora combattendo.

Vedi il progetto La Rondine

Maria è stata abbandonata dal compagno appena ha saputo di essere incinta. Aveva solo 17 anni ed è stata ospitata in una comunità di prima accoglienza; qui, con il suo carattere aggressivo dovuto sia alla giovane età che alla sua storia personale molto faticosa, si è subito scontrata la vita comunitaria, fatta di regole e di condivisione.

Sorpresa a rubare è stata condannata dal tribunale e ha lasciato la comunità. Ha scontato due mesi agli arresti domiciliari proprio nella nostra struttura Rondine, degli appartamenti dove vengono accolte madri sole in difficoltà e i loro bambini, aiutandole perché possano riconquistare la serenità e l’autonomia che portano a una vita più felice e indipendente.

Storie illustrate - La rondine

Quando è arrivata a Rondine era bruciata dall’esperienza negativa in comunità ed era sfiduciata, irruente e scettica sulla nuova realtà. Nei due anni in cui è stata ospitata ha ricostruito fiducia nelle sue potenzialità, una rete di rapporti sociali stabili e “sani”, ma soprattutto si è aperta, confidata e fidata delle persone che le hanno teso la mano. Ha poi conosciuto un ragazzo e con lui ha avuto un secondo figlio (ora ha 4 mesi).

Ora Maria appare serena, cerca un confronto costruttivo, è contenta. Dall’alloggio condiviso è passata al monolocale (sempre all’interno del progetto Rondine), un altro bel passaggio di crescita verso l’autonomia.

Da settembre è già stato previsto l’inserimento al nido per il piccolo di 4 mesi e alla materna per la figlia di 3 anni. E lei non vede l’ora di trovare un lavoro ed iniziare così una vera indipendenza. Maria è una delle tante donne che abbiamo avuto la fortuna di accompagnare in un percorso di rinascita e di autonomia.

Continueremo ad operare fino a quando non ci sarà più discriminazione di genere.