Fondazione L’Albero della Vita promuove il confronto con le istituzioni nazionali e locali in occasione della conferenza “Combattere la povertà con le famiglie. Verso un nuovo welfare d’aiuto”.

Milano, 19 maggio 2016 –  Le famiglie al centro di ogni progetto che miri a contrastare la povertà: L’Albero della Vita, che da anni mette in campo interventi mirati per aiutare le famiglie povere con figli minorenni, continua a sostenere il suo modello progettuale per contribuire con la propria esperienza a definire le aree di miglioramento nella strategia nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.

In uno scenario che negli ultimi anni ha registrato tassi altissimi di povertà minorile relativa e assoluta, l’acquisizione di centralità del fenomeno della povertà è confermata dall’avvio nel 2016 di una strategia strutturale, rivedendo il sistema degli interventi sia a livello nazionale che locale. Le regioni e i comuni potranno aiutare più famiglie fornendo risposte più efficaci a condizione che i servizi sociali si predispongano a un lavoro di aiuto sempre meno assistenziale, creando le condizioni necessarie a operare insieme ai nuclei familiari per attivarne risorse e capacità.

Nell’ambito del suo impegno per imprimere una direzione nuova al welfare e contribuire allo sviluppo delle politiche sociali nei confronti di famiglie povere e fragili con figli minorenni, L’Albero della Vita ha promosso la conferenza “Combattere la povertà con le famiglie. Verso un nuovo welfare d’aiuto”, per creare un’occasione di incontro e dibattito volta a focalizzare le condizioni necessarie a questa svolta di approccio nel contrasto alla povertà, ed a guardare a metodologie di intervento già in essere che lo realizzano.

L’impegno de L’Albero della Vita contro la povertà e i suoi effetti si traduce da anni nella realizzazione di progetti di intervento sul territorio nazionale che coinvolgono non solo i minori ma anche le loro famiglie, sempre all’interno di contesti di grave marginalità economica e sociale, con il fine di offrire a bambini e ragazzi opportunità educative, di socializzazione e di contrasto all’esclusione sociale. In particolare, con il progetto Varcare la Soglia, attivo a Palermo e Milano, la Fondazione ha mirato a coinvolgere interi nuclei familiari non solo attraverso la consegna di beni di prima necessità e la formazione e inserimento professionale dei genitori, ma anche attraverso un percorso di sostegno che ha favorito lo sviluppo delle loro potenzialità e la costruzione di una rete relazionale con la comunità. Questa metodologia di lavoro ha agevolato l’assunzione dell’approccio di empowerment della famiglia, ossia la progressiva acquisizione della capacità di esercitare un controllo attivo sulla propria vita.

E la famiglia come fattore principale di contrasto alla povertà è stata anche al centro della Ricerca Io non mi arrendo, promossa da L’Albero della Vita e realizzata dalla Fondazione Emanuela Zancan.

Il fulcro della ricerca sono state le interviste realizzate in 7 città italiane, tra cui Milano, per approfondire la condizione di 277 nuclei familiari, raccogliendo direttamente le loro esperienze, le loro difficoltà e le loro richieste. E, partendo dall’ascolto, capire in che modo chi è povero affronta i problemi, non solo con gli aiuti che riceve ma anche con le proprie capacità e risorse e, soprattutto, quanto sia disposto ad aiutarsi e aiutare altre persone che vivono la stessa condizione. Attraverso le testimonianze dirette delle famiglie, la ricerca ha favorito una migliore comprensione degli aiuti necessari alle famiglie e dei potenziali “generativi”, ossia il coinvolgimento di ciascuno nella lotta alla loro povertà, considerando le persone come “centro” da cui partire per identificare soluzioni utili a definire degli interventi concreti.

Regione Lombardia ha sempre messo la famiglia al centro delle sue politiche sociali. Lo ha dimostrato ancora una volta con l’approvazione del Reddito di Autonomia 2016 e con l’introduzione di due nuove misure, il Bonus Famiglia e Nidi Gratis che azzera la retta dei nidi.” afferma Giulio Gallera, Assessore al Reddito di Autonomia e Inclusione Sociale di Regione Lombardia. “Obiettivo è sostenere le famiglie vulnerabili sul piano economico e sociale e a rischio povertà e attivare la persona e la famiglia come protagonista della propria autonomia. Passaggio fondamentale è la creazione di Reti di Inclusione Sociale che creino una sinergia a sostegno delle vulnerabilità tra tutti gli attori presenti sul territorio”

“In questi ultimi cinque anni il Comune di Milano ha avviato numerose misure di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito delle famiglie in condizioni di disagio socio economico”, spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino. “Dal Fondo anticrisi, ai patti di riscatto sociale, dalla social card ai buoni spesa, ai contributi per le giovani coppie per pagare l’affitto abbiamo cercato di dare una risposta alle richieste di sostegno al reddito, più che triplicate dal 2011 al 2013. Sono stati complessivamente impiegati 154 milioni di euro, la cifra più alta spesa da un comune in Italia in misure di integrazione del reddito, secondo l’analisi dell’Istituto di Ricerca sociale. Dal 2013 ad oggi abbiamo osservato una diminuzione delle istanze ma il problema dell’impoverimento dei nuclei familiari, ma anche degli anziani e di chi è adulto e solo resta. Per questo ritengo necessaria, come proposto più volte, l’introduzione di una misura strutturale, come il reddito comunale”. 

“La Conferenza di oggi si svolge sullo sfondo di un momento cruciale per il territorio milanese, coinvolto nelle elezioni amministrative, e punta a far riflettere le istituzioni di diversi livelli sulle proprie politiche sociali, in particolare su quelle riferite alla povertà delle famiglie con figlidichiara Ivano Abbruzzi, Presidente di Fondazione L’Albero della Vita onlus.È sicuramente incoraggiante il lavoro che oggi si sta definendo in materia di misure di contrasto alla povertà e riteniamo fondamentale che le istituzioni lavorino in sintonia tra loro, ma anche in accordo con le organizzazioni della società civile più impegnate sul tema. L’impegno in tal senso è essenziale affinché possa realmente prendere forma un approccio alla povertà che sappia accompagnare le famiglie a partire dallo sviluppo delle loro risorse”.

Weber Shandwick Italia

Ufficio Stampa Fondazione L’Albero della Vita onlus