Mentre i villaggi del SAD continuano i nostri interventi per contrastare la diffusione del virus, i nostri operatori sono stati nel villaggio delle piantagioni di tè di Gairkata, non lontano dal confine con il Bhutan, per organizzare un “campo medico” insieme a un’équipe del Kalimpong District Hospital, composta da un medico, due infermieri, un tecnico di laboratorio e due volontari. Il team di lavoro sapeva che avrebbe trovato una situazione complessa, viste le difficili condizioni di vita dei lavoratori e delle loro famiglie in quella zona fortemente sovrappopolata. Le loro abitazioni, infatti, hanno pavimenti in terra e tettoie in alluminio, l’igiene domestica e personale è molto scarsa, manca l’acqua potabile e non ci sono centri sanitari adeguati nel raggio di decine di chilometri. Inoltre, il diffuso alcolismo mette ulteriormente in grave pericolo la salute delle persone. La collaborazione tra gli operatori della nostra Fondazione e il personale medico ha permesso di visitare centinaia e centinaia di persone, facendo test del gruppo sanguigno, della pressione e del diabete e distribuendo gratuitamente medicinali. Gli esami hanno riscontrato tantissimi casi di ipertensione, alcuni con gravi problemi cardiaci, senza che i diretti interessati ne fossero a conoscenza. Molti anche i casi preoccupanti di diarrea, dovuti in gran parte alla mancanza di igiene, motivo per cui saranno presto organizzati degli incontri di sensibilizzazione su questo tema con gli adolescenti. Prima di lasciare il villaggio, alle famiglie più indigenti sono anche stati distribuiti dei vestiti pesanti per affrontare l’inverno con un po’ di sollievo.
Intanto, in un’altra piantagione di tè, quella di Huldibari, la consulente psicosociale dei progetti de L’Albero della Vita in India, Bidisha Barman, ha tenuto per più giorni degli incontri con genitori e bambini per parlare di lavoro minorile e matrimoni infantili. A causa dei lockdown e della chiusura delle scuole, infatti, molti bambini hanno cominciato a lavorare nelle piantagioni e nei cantieri della zona. Per la prevenzione delle violenze sessuale e dei matrimoni infantili, pratica illegale ma ancora molto diffusa, Bidisha ha poi condiviso con i ragazzi delle regole di comportamento che li aiuteranno a proteggersi, invitandoli anche a segnalare qualsiasi abuso, sia di persona sia attraverso il numero verde a loro dedicato. Infine, l’opera di sensibilizzazione su questi temi molto delicati è proseguita negli incontri con i genitori dei ragazzi.
Aiutaci a costruire un futuro diverso per tanti bambini in India!