Politiche e standard per promuovere l’affido familiare
All’incontro del 29 maggio a Palazzo Marino molti gli scambi di conoscenze e di esperienze raccolte. Presentate anche le Linee Guida sui Minimum Standard per l’affido familiare per Minori Stranieri Non Accompagnati
I Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA*) in Italia, a marzo del 2019, erano 8.342** e solo il 3% di loro ha potuto beneficiare dell’affido familiare. La maggioranza di loro sono stati indirizzati in strutture d’accoglienza che, per quanto dotate di personale esperto, non possono sostituirsi all’affetto di una famiglia di cui ogni minore – non solo migrante – avrebbe bisogno. L’accoglienza di minori non accompagnati richiederebbe competenze specifiche e servizi adeguati che considerino i diretti interessati prima di tutto come ragazzi e poi migranti.
Intorno a questo tema si è tenuta la conferenza “Minori Stranieri Non Accompagnati: la sfida dell’accoglienza. Politiche e standard per promuovere l’affido familiare” promossa da Fondazione L’Albero della Vita onlus all’interno del progetto FORUM.
Un momento di confronto e di scambio tra esperti del settore per condividere competenze, esperienze e proposte per ampliare l’applicazione dell’affido familiare per i MSNA che arrivano nel nostro Paese, con l’obiettivo di raccogliere Raccomandazioni per arrivare a una carta condivisa di Linee Guida sui Minimum Standard che definisca i requisiti essenziali per garantire un servizio di affido per i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) di qualità, da una parte, e che rispetti i diritti del minore dall’altra.
Pierfrancesco Majorino, Assessore Politiche Sociali, Salute e Diritti Comune di Milano ha aperto la mattinata sottolineando il ruolo del terzo settore nell’affrontare questa tematica
“Accompagnare i minori stranieri non accompagnati nel loro percorso è una scommessa che potremo vincere solo se saremo in grado di costruire una rete tra tutti i protagonisti diretti nell’accoglienza dei ragazzi e delle ragazze: istituzioni, famiglie, scuole e terzo settore, il cui ruolo è fondamentale”.
L’Assessore ha poi puntato l’attenzione su un aspetto estremamente importante nel processo di accompagnamento alla crescita del minore straniero, che non si può interrompere al compimento dei 18 anni
“Non è facile per nessuno in questo momento storico, a 18 anni e un giorno, decidere di andare avanti con le proprie gambe. Trovo sconcertante che ci si ponga questo problema per il 18enne minore non accompagnato: il processo di accompagnamento alla crescita non si può interrompere bruscamente al compimento dei 18 anni, dobbiamo inventarci qualcosa per non lasciare solo il ragazzo. Abbiamo bisogno, sia sul piano delle risorse che delle azioni di qualcosa che ci permetta di occuparci della transizione all’età adulta che non può essere segnata solo dal passaggio alla maggiore età”.
Maria Carla Gatto, Presidente del Tribunale dei Minori di Milano, ha annunciato una collaborazione tra il Tribunale di Milano e i consolati degli stati nordafricani (Egitto, Marocco, Tunisia, Algeria) per l’individuazione di loro famiglie residenti in Italia che siano disponibili ad accogliere minori della stessa nazionalità. “Questo faciliterebbe un miglior inserimento in una realtà culturale e territoriale diversa, agevolando la formazione e integrazione dei minori”.
Prezioso l’intervento di Sandra Zampa, promotrice e relatrice della legge 47/2017, consulente giuridico esperto in diritti umani dell’infanzia e dell’adolescenza presso il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU). “Bisogna considerare i minori stranieri non accompagnati non un problema, ma una risorsa che ha sottolineato gli ostacoli, tuttora esistenti, che rendono l’affido familiare ancora un istituto marginale nell’accoglienza dei minori pur essendo quello più efficace per la protezione e l’attiva partecipazione dei minori
“Il quadro generale ci restituisce l’evidenza di alcune lacune e carenze nella tutela dei diritti dei minori che arrivano da soli nel nostro Paese in cerca di sopravvivenza, sicurezza, miglioramento di tenore di vita, istruzione, opportunità economiche, protezione dallo sfruttamento e dagli abusi. E’ per tanto nostro dovere fornire azioni adeguate per un’accoglienza tempestiva e di qualità”
dichiara Ivano Abbruzzi, presidente di Fondazione L’Albero della Vita. Da qui l’idea della definizione delle linee Guida, all’interno del progetto FORUM, con l’obiettivo di raccogliere proposte per diffondere e rafforzare un servizio affido per MSNA in un contesto, come quello dell’Unione Europea dove, pur essendo presenti politiche e legislazione che forniscono un ampio quadro per la tutela dei loro diritti, è necessario far fronte comune per dare una risposta di qualità a un fenomeno dai grandi numeri.
Basti pensare che nel 2018, nei paesi partner del progetto, i dati dei MSNA erano: in Italia 10787**, in Spagna 6000, in Austria: 488 che hanno fatto richiesta di asilo, in Slovenia: 556 hanno richiesto asilo politico, in Ungheria solo 92, a fronte di 300 MSNA arrivati l’anno prima.
L’accoglienza in famiglia, tramite il servizio di affido, potrebbe rappresentare la migliore forma per tutelare e integrare i ragazzi nei paesi di accoglienza. A sottolinearlo gli interventi di Alvaro Vaitsis, Responsabile Programmi Affido METAdrasi Grecia, Laura Purpura A.S. Coordinatrice dell’U.O. Affidamento Familiare, Comune di Palermo e Michela Bondardo A.S. Coordinatore Tecnico Metodologico Servizio Coordinamento Affidi Familiari, Comune di Milano che hanno raccontato le tre diverse esperienze che portano tutte a un unico denominatore: i casi di affido di msna gestiti nelle tre realtà sono stati tutti di successo.
Toccanti poi i racconti dei protagonisti dell’affido familiare: Loretta e Daniela, due mamme affidatarie di due ragazzi stranieri hanno raccontato le difficoltà ma anche e, soprattutto, le ricchezze di questa scelta che “rifarebbero un’altra volta e consiglierebbero a chiunque”; R. e B., entrambi 21enni, due fratelli “affidatari”, uno italiano e uno senegalese, hanno parlato del loro legame unico, di complicità e normalità, fatto di sport e musica; G., pakistano di origine, ha ripercorso il suo affido omoculturale che gli ha permesso, in breve tempo, di riavere l’affetto e il calore di una famiglia.
L’evento è nato nell’ambito del progetto europeo FORUM FOR Unaccompanied Minors: transfer of knowledge for professionals to increase foster care un progetto co-finanziato dal Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza dell’Unione Europea, coordinato da Fondazione L’Albero della Vita, in partnership con organizzazioni europee in Austria, Spagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovenia, Regno Unito e Belgio. Nel suo primo anno di svolgimento, il progetto FORUM ha lavorato a favorire lo scambio di conoscenze e buone prassi tra organizzazioni di paesi con una consolidata esperienza di affido per MSNA e associazioni attive in paesi con minore esperienza, a diffondere e sensibilizzare il Parlamento Europeo sulla tematica e a rafforzare le competenze dei professionisti del settore attraverso percorsi formativi.
L’evento ha ottenuto il Patrocinio di Comune di Milano e AGA – Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
*i Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) sono ragazzi e ragazze, come definiti all’articolo 1 della Convenzione ONU dei diritti del fanciullo, prevalentemente di età compresa tra i 14 e i 17 anni che giungono in Europa senza genitori, o adulti legalmente responsabili per loro, in cerca di sopravvivenza, sicurezza, miglioramento di tenore di vita, istruzione, opportunità economiche, protezione dallo sfruttamento e dagli abusi…
** dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al 31 marzo 2019 (https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/immigrazione/focus-on/minori-stranieri/Documents/Report-MSNA-mese-febbraio-2019.pdf