Il 29 marzo 2017 è stata approvata la legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati (MSNA). Il testo è stato approvato con 375 voti a favore, 13 contrari e 41 astenuti.

Siamo il primo Paese dell’Unione Europea a varare una legge per tutelare i minori stranieri non accompagnati

L’ultimo gruppo numeroso è sbarcato ieri sulle coste calabresi. Degli oltre cinquecento migranti soccorsi in mare aperto e arrivati con la nave Aquarius al porto di Vibo Marina, oltre cento erano minorenni non accompagnati.

Il fenomeno dei bambini e dei ragazzi di origine straniera che approdano da soli nel nostro Paese è in crescita esponenziale. Erano 800 nel 2013, 2.000 nel 2014, 12.000 nel 2015 e 25.000 lo scorso anno. E, secondo i dati UNHCR, nei primi quattro mesi del 2017 se ne contano già 5.500. Considerando che l’estate è alle porte, il totale sembra destinato a salire.

Per lo più sono adolescenti maschi tra i 15 e 17 anni che arrivano dall’Africa Subsahariana e da alcuni poverissimi Paesi asiatici, spinti dalle famiglie e dalla disperazione a rischiare la vita per cercare un futuro che a casa propria non esiste, ma l’età media si sta addirittura abbassando e sempre più numerosi sono i minori di 14 anni non accompagnati.

Già da alcuni anni la nostra Fondazione ha attivato a Palermo “Giovani in crescita”, un progetto grazie al quale diamo ad alcuni di loro una casa e li accompagniamo in un percorso che gradualmente li porta all’autonomia, prima quella personale e sociale e poi quella lavorativa.

L’affido in famiglia dei minori stranieri non accompagnati

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Finora, però, mancava un approccio legislativo specifico per la gestione di questi bambini e ragazzi e le lungaggini burocratiche erano tra le principali cause per cui molti di loro scappavano dai centri di prima accoglienza e facevano perdere le proprie tracce, correndo il grosso rischio di finire nel sistema della tratta di esseri umani e della prostituzione. Per fortuna, nelle scorse settimane al Parlamento italiano è accaduto un fatto storico.

Per la prima volta nell’UE, infatti, è stata approvata, a larghissima maggioranza, una legge per l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati. La nuova legge considera le loro esigenze specifiche: prima ancora di essere migranti e profughi, infatti, sono bambini e adolescenti catapultati in una realtà difficilissima, con tutte le fragilità che ne conseguono, e hanno bisogno di un punto di riferimento, di qualcuno che li aiuti a crescere.

La nuova norma prevede, tra l’altro, l’utilizzo dell’affido familiare per coinvolgere le famiglie italiane. Dal 1996 ci impegniamo con molti sforzi nella promozione di questo intervento di grande importanza per tutti i minori fuori famiglia, e da oggi ci occuperemo anche dell’affido dei minorenni stranieri.

Ospitarne uno nella propria famiglia, significherà offrirgli la possibilità di essere accolto affettivamente, di ritrovare condizioni più serene che gli consentano di rielaborare i traumi vissuti grazie a un processo di integrazione nella nostra società assai più positivo ed efficace. Un percorso in cui, come sempre, ogni famiglia e ogni ragazzo saranno accompagnati e sostenuti dalla nostra Fondazione.