Il 2016 è stato un anno duro per i bambini. Certo, le condizioni di vita dei minorenni che coinvolgiamo nei nostri progetti non sono mai facili: vittime di violenza o abusi, livellati dalla povertà, più vulnerabili nelle calamità naturali, da sempre chiamano i nostri interventi di protezione, rigenerazione, promozione di diritti e opportunità.
Ma il 2016 ha segnato comunque un forte inasprimento delle loro condizioni di vita nei nostri contesti di lavoro, in Italia in particolare, dove è aumentata la povertà minorile che ora chiama un intervento risoluto da parte delle istituzioni.
E qui ci siamo impegnati a fondo, estendendo ad altre città il programma “Varcare la Soglia”, orientando le istituzioni nazionali per formulare politiche più idonee per il contrasto alla povertà, sensibilizzando l’opinione pubblica con la campagna #IODONOFIDUCIA. Nel campo delle migrazioni, nel 2016 abbiamo dato un nuovo contributo per tutelare i bambini e i ragazzi, che rappresentano il 30% dei migranti. Così è nato a Milano il “Faro in Città”: un centro di accoglienza per famiglie con bambini, in transito e richiedenti asilo, che in soli 6 mesi ha accolto circa 400 persone, tra cui 200 bambini.
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È una formula nuova, un modello di intervento di qualità, uno spazio di rigenerazione per tutti e l’inizio di un percorso di integrazione per tanti. Ma è solo il primo passo di un impegno strategico che porterà nei prossimi anni L’Albero della Vita a operare in Italia e in contesti internazionali per sostenere i bambini coinvolti nei flussi migratori.
E poi il dramma del terremoto in Centro Italia. Durante il primo soccorso ci siamo attivati sul versante marchigiano, garantendo spazi a misura di bambino e seguendo le comunità, anche dopo il trasferimento sulla costa, per curare i traumi dei bambini. Nel prossimo futuro il tema delle emergenze sarà cruciale per la Fondazione: dopo oltre due anni di preparazione, infatti, di recente si è concretizzato il partenariato con Echo, l’Agenzia dell’Unione Europea per le Emergenze Umanitarie, e crescerà dunque il nostro impegno internazionale al fianco dei bambini colpiti da grandi calamità naturali.
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Il nostro 2016 è stato questo e anche molto di più, come leggerete nelle pagine del PDF dedicate ai progetti che anche quest’anno abbiamo potuto realizzare con l’immenso aiuto di migliaia di donatori, tantissimi volontari e operatori professionali.
A tutti voi sostenitori va il nostro ringraziamento più grande.