Due premi nobel per la pace che ci rendono molto felici: Kailash Satyarthi, in prima fila in India contro lo sfruttamento dei bambini, e Malala Yousefzai, paladina del diritto delle ragazze a studiare in Pakistan e vittima di un attentato dei talebani.

“I bambini devono poter andare a scuola e non essere sfruttati per denaro – ha scritto l’accademia svedese per il Nobel – nei Paesi più poveri del mondo, il 60 per cento della popolazione ha meno di 25 anni d’età; ed è un prerequisito per lo sviluppo pacifico del mondo che i diritti dei bambini e dei giovani vengano rispettati. Nelle aree devastate dalla guerra, in particolare gli abusi sui bambini portano al perpetuarsi della violenza generazione dopo generazione”.

Malala Yousefzai è diventata famosa dopo essere sopravvissuta all’attentato dei fondamentalisti, che volevano vietarle di continuare la sua protesta per il diritto delle bambine ad andare a scuola. Dopo l’attentato, non ha mai smesso di portare avanti il suo messaggio, anzi l’ha fatto con ancora più forza. Satyarthi è meno noto, ma nel sud-est asiatico ha portato in salvo oltre 80mila bambini dalla schiavitù. Ha anche dato il via a molte campagne di sensibilizzazione verso le aziende che usano i minori nelle loro produzioni.

Visto il nostro il impegno per l’educazione dei minori in tutto il mondo e per la lotta al traffico dei minori, non possiamo che congratularci con entrambi per il giusto riconoscimento!