“C’è chi ha perso il lavoro, chi non ha una casa sicura, chi non può pagare la spesa al supermercato, tutte situazioni in cui i genitori non possono garantire ai propri figli una vita dignitosa. Sono le storie raccolte nel nostro documentario “Andrà tutto bene?” Voci di povertà durante la pandemia realizzato da FABRICA, centro di ricerca sulla comunicazione.
“È difficile dire oggi che è andato tutto bene perché siamo ancora con un punto interrogativo”
è la domanda che si ponevano le famiglie alla fine del lockdown della scorsa primavera e che torna più che mai d’attualità dopo la diffusione da parte dell’Istat delle stime preliminari sulla povertà assoluta in Italia per l’anno 2020.
Secondo la rilevazione dell’Istituto di ricerca nell’anno della pandemia si azzerano i miglioramenti registrati nel 2019: la povertà assoluta torna ad aumentare e tocca il valore più elevato dal 2005.
Le stime preliminari del 2020 indicano valori dell’incidenza di povertà assoluta in crescita sia in termini familiari (da 6,4% del 2019 al 7,7%, +335mila), con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui (dal 7,7% al 9,4%, oltre 1 milione in più) che si attestano a 5,6 milioni.
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Dal 2014 abbiamo attivato il programma nazionale “Varcare la soglia” che nel corso degli anni si è sviluppato nelle città di Palermo, Catanzaro, Napoli, Genova, Milano, Perugia. Ad oggi sono state aiutate circa 1.500 famiglie e quasi 2.500 minori con beni materiali (buoni spesa, tablet e connessioni internet) e sostegno socio-educativo e formativo a genitori e figli per affrontare la propria condizione di difficoltà.
Le testimonianze del documentario “Andrà tutto bene?” sono di famiglie che vivono nell’area milanese, una città tra le più ricche d’Italia ma dove la povertà si è ormai diffusa facendo pagare ai più piccoli il prezzo più alto.