Quasi 2,4 milioni di bambini poveri in Italia, oltre 25 milioni in Europa. In occasione della Giornata Mondiale per i diritti dell’Infanzia 2014, L’Albero della Vita e CILAP Eapn Italia presentano la versione italiana del Quaderno sulla povertà dei minorenni nell’Unione Europea “Verso il benessere dei bambini e dei ragazzi in Europa”.
In Italia, 2 milioni 382mila minori vivono in povertà relativa, circa 1 su 4 nel 2013 (nel 2012 erano 1 su 5). I bambini in povertà assoluta sono 1 milione 434mila, aumentati esponenzialmente con la crisi, visto che nel 2007 erano solo 482mila.
Minori in povertà assoluta in Italia
In Europa si calcolano 25 milioni di bambini a rischio di povertà e/o esclusione sociale, con tassi che variano dal 17% del totale in Finlandia, al 40% della Bulgaria. Nella maggior parte degli stati membri (19) i bambini sono più a rischio di povertà e di esclusione sociale degli adulti.
Minori in povertà assoluta in Italia per età
Visti questi numeri così alti, il documento è quanto mai importante, perché racconta le difficoltà dei minori nel continente e allo stesso tempo traccia le linee guida per riuscire a uscire da questo cerchio pericoloso.
Scarica il Quaderno sulla povertà dei Minorenni nell’Ue
]Tra i requisiti per un’azione efficace contro la povertà infantile sono necessari:
- Un ministro o una commissione ad hoc in ogni governo
- Una redistribzione più equa delle risorse
- Una prevenzione integrata
- Stabilire obiettivi misurabili
- Accordi formali tra le istituzioni
- Una strategia nazionale per la lotta della povertà in generale
- Una strategia che miri al completo benessere dei bambini
- Una linea di intervento congiunta tra istituzioni e organizzazioni non governative
- Strumenti democratici perché i bambini partecipino alle decisioni che riguardano il loro benessere
Contrastare la povertà è possibile, fornendo occasioni di costruzione del benessere, pari condizioni di partenza e di vita per tutti i minorenni, favorendone la partecipazione alle decisioni che riguardano la loro vita e la comunità più allargata. Serve ripartire da qui per interrompere la trasmissione dello svantaggio da una generazione all’altra, per ripensare la strategia di uscita dalla crisi economica ancora in corso – ricorda Ivano Abbruzzi, presidente de L’Albero della Vita – è nostra responsabilità guardare altresì alle moltissime famiglie, contesto di riferimento educativo primario e principale esempio di vita di ogni bambino, che, oltre a trovarsi esposte alla povertà materiale, vivono condizioni generali di fragilità psicologica, con deboli competenze educative.
Crediamo fermamente che il luogo della difficoltà contenga in sé la risorsa per la risoluzione: solo guardando alla famiglia come soggetto attivo e protagonista del superamento della propria condizione di fragilità è possibile innescare la trasformazione, rigenerando le sue risorse educative e di cura, affinché possa essere essa stessa l’unica vera protagonista del proprio progetto di rinascita”
Lettera alle istituzioni: Bambini siano Priorità
Il 20 novembre 2014, in occasione della Giornata mondiale per l’Infanzia e del 25° anniversario della Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia, abbiamo consegnato alle istituzioni italiane una lettera aperta con alcune raccomandazioni per combattere la povertà minorile
A governo, parlamento e parlamentari, chiediamo che si tengano in considerazione i punti trattati nel Quaderno (ed elencati in parte qui sopra) e che si studi un piano ampio di contrasto alla povertà dell’infanzia, a partire dalla nascita, incentrato sul sostegno alle famiglie più fragili, alle loro competenze, favorendo un adeguato accesso a risorse, servizi e opportunità di qualità a costi accessibili e la loro attiva partecipazione.
Ma soprattutto è necessario considerare gli interventi per l’infanzia una priorità nelle diverse politiche sociali ed economiche finalizzate alla strategia di crescita del Paese, provvedendo ad un’accurata valutazione del loro impatto sui bambini.