Descrizione Progetto
Riportare l’acqua in una terra inaridita, riportare le tecniche di coltivazione di prodotti tipici e nutrienti, migliorare la nutrizione dei bambini e delle mamme, evitare l’emigrazione delle famiglie in città. Sono queste le priorità dell’intervento sulle Ande del Perù. A partire dal 2010 con la collaborazione della Junta de Desarrollo Distrital de Pamparomàs e della Municipalità di Pamparomás in Perù e con il contributo di Fondazione Cariplo, la Fondazione L’Albero della Vita ha lanciato un programma biennale di sviluppo sostenibile per le popolazioni locali.
Nel distretto di Pamparomás i problemi non mancano:
- il 43% della popolazione non ha acqua potabile
- nell’80% delle case non c’è elettricità
- il 61% delle abitazioni non ha rete fognaria
- i bambini sono denutriti o malnutriti, molti non vanno a scuola
- mancano le cure mediche
Un modello economico sbagliato
Anche per quanto riguarda l’aspetto economico, i problemi non mancano: l’abbandono delle colture tradizionali per preferire gli ortaggi come le patate, da esportare in Europa e Nord America, ha portato i terreni ad inaridirsi. Il progetto della Fondazione L’Albero della Vita aveva l’obiettivo di aiutare le 25 comunità a riappropriarsi di un modello agricolo che le aiutasse a produrre quanto necessario: uno sviluppo sostenibile che portasse benefici a tutta la popolazione.
780 famiglie fuori dalla fame
Grazie al progetto di Fondazione L’Albero della Vita, è stato scritto e diffuso un modello di sviluppo nuovo, alternativo e perfettamente sostenibile, che ha assicurato nel distretto:
- aumento del reddito
- sicurezza alimentare
- salvaguardia dell’ambiente
Gli effetti benefici del progetto hanno riguardato direttamente circa 780 famiglie (5200 persone) ma, in maniera indiretta, ne beneficeranno altre 3200 persone del distretto.
Una comunità informata e forte
La sfida, adesso, è di dare a queste conoscenze una dimensione ancora maggiore, uscendo dal distretto e facendo in modo che vengano adottate anche ad un livello territoriale più ampio, quello provinciale, grazie anche ai finanziamenti della CEI.
Gli obiettivi finali sono:
- Coinvolgere le comunità locali nell’acquisizione di nuove capacità gestionali
- Recuperare i prodotti della tradizione agricola locale
- Aumentare la superficie coltivabile attraverso installazione di sistemi d’irrigazione
- Migliorare l’alimentazione
- Formare le donne sulla corretta alimentazione in momenti chiave come gravidanza e crescita dei bimbi
- Migliorare le condizioni generali igieniche e di salute
Cosa puoi fare tu
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