Descrizione Progetto
In India la povertà è un dramma e molte famiglie per denaro sono disposte a tutto o quasi. Alcune arrivano a vendere le figlie a commercianti che promettono lavoro, scolarizzazione e aiuti economici. Ma le bambine spesso finiscono schiave in case di benestanti o prostitute nei bordelli delle città. La Fondazione L’Albero della Vita sta costruendo una rete per controllare il fenomeno e arginarlo alla radice, sensibilizzando le famiglie ai rischi e dando un aiuto psicologico e materiale alle ragazze salvate dalla tratta.
150mila vittime in India
L’area interessata è quella del West Bengal, stato al confine con Bangladesh e Nepal, caratterizzato da un diffuso fenomeno di traffico delle bambine, soprattutto nelle aree rurali. Si stima che nel Sud Est asiatico 150.000 minori siano oggetto di traffico attraverso l’India.
Attratte dalla promessa di andare a scuola
Le famiglie delle bambine, che vivono in condizione di estrema povertà sono spesso attirate dalla promessa di una scolarizzazione in altri contesti geografici o di sostegno economico. Vittime privilegiate sono in particolare le ragazze provenienti da aree rurali, a volte prive di alloggio stabile, che spesso hanno già ricevuto abusi sessuali, appartenenti a caste e gruppi sociali emarginati. Le minori finiscono in semischiavitù a lavorare in case private, per la strada a chiedere elemosina o – peggio – a prostituirsi nei bordelli delle grandi città.
La Fondazione L’Albero della Vita collabora con l’organizzazione indiana Nishta nel distretto 24 South Parganas, a sud di Calcutta, per realizzare attività di prevenzione e contrasto al fenomeno.
Formazione come prevenzione
L’obiettivo è prevenire e contrastare il traffico di bambine e ragazze in dieci villaggi nel 24 South Parganas, un’area molto povera a sud di Calcutta. Sensibilizzazione delle potenziali vittime e degli altri soggetti competenti, raccolta dei dati e supporto psicologico sono alcune delle attività in programma.
Nel dettaglio il progetto prevede:
- la sensibilizzazione tra le minorenni all’interno delle scuole target
- il coinvolgimento degli insegnanti per richiamare l’attenzione degli studenti sul tema
- la costruzione di peer-groups dove studentesse sono formate per essere portavoce della tematica tra le coetanee
- la preparazione di un manuale per la prevenzione del traffico delle minorenni
- la raccolta di dati nei villaggi coinvolti e l’identificazione delle famiglie maggiormente vulnerabili
- la sensibilizzazione delle comunità locali attraverso relazioni con le autorità, manifestazioni, attività teatrali, diffusione di materiali divulgativi
- la costruzione di un network di contrasto al fenomeno coinvolgendo autorità, polizia, ONG locali
- il supporto psicologico e la formazione professionale per 60 giovani salvate dalla tratta
2.700 ragazze coinvolte
A beneficiare del progetto saranno 2.700 studentesse di dieci scuole diverse, coinvolte nei programmi di sensibilizzazione e prevenzione voluti da Fondazione L’Albero della Vita e finanziati grazie anche alle vostre donazioni. Sono coinvolte – inoltre – 60 ragazze vittime di traffico di esseri umani e ora inserite in programmi riabilitativi.
Cosa puoi fare tu
Il progetto è terminato. Grazie per il tuo sostegno.