Anche in Libia a causa dell’emergenza covid-19, non è più possibile organizzare attività di gruppo nel centro, come strutturate e concepite nel documento progettuale iniziale: in queste circostanze in cui il rischio di contagio aumenta in luoghi affollati, infatti, attività che prevendano il raduno di persone non sono raccomandate, la maggior parte delle attività di PSS sono implementate da remoto o virtualmente e, nel caso del centro di detenzione, le condizioni non consentono l’implementazione di attività PSS / ricreative in modalità virtuale.
Pertanto, dopo una riflessione con i partner del consorzio, abbiamo previsto il passaggio dalle normali attività di gruppo ad attività di risposta al covid-19 attraverso sessioni di sensibilizzazione da svolgersi in area urbana e attraverso la distribuzione di PPE (personal protection equipement). L’obiettivo dell’intervento sarà, quindi, di:
- Fornire ai migranti le informazioni (accurate e tempestive) affinché possano auto-proteggersi
- Agire sugli ostacoli che i migranti potrebbero avere nell’accesso alle informazioni, ad esempio la lingua e l’accessibilità, utilizzando più canali di comunicazione
- Migliorare la protezione distribuendo materiale DPI (maschere, disinfettante per le mani, guanti), specialmente in luoghi pubblici di lavoro, punti di raccolta dei migranti. La distribuzione sarà razionalizzata sulla base dei bisogni evidenziati durante le sessioni di sensibilizzazione. Con il budget a disposizione si stima di poter fornire materiale di protezione ad almeno 500 migranti.
I messaggi utilizzati saranno quelli standard adottati da NCDC e OMS. Il team di Albero della Vita si recherà presso i principali punti di raccolta dei migranti nonché nei mercati di ortaggi, panetterie, supermercati e negozi.
Manterremo le attività di Psychological First Aid (PFA) svolte dal team PSS al fine di assistere le persone che necessitano di supporto individuale (one-to-one). Alcune strategie verranno messe in atto per mantenere le distanze di sicurezza favorendo un assistenza mirata ai più bisognosi. In particolare si valuterà un supporto in remoto, ove possibile, assieme all’ascolto attivo diretto con le dovute precauzioni.
La metodologia del PSS team segue le indicazioni IASC e la nota specifica riguardante le attività di MHPSS nel contesto COVID-19.