14.500 persone accolte, 3.836 di queste erano bambini, 10.500 arrivati solo negli ultimi mesi. Sono i numeri al luglio 2014 dell’operazione milanese per l’accoglienza dei rifugiati siriani a Milano ed eritrei. Dal 18 ottobre 2013 sono state accolte migliaia di persone, il 26% donne, il 28,3% uomini che viaggiano da soli. Secondo i dati del Comune di Milano, le famiglie sono composte in media da 4 componenti.
Solo 13 persone hanno chiesto asilo, la gran parte dei profughi rimane in città in media 5 giorni e poi riparte verso il nord Europa. Sono diretti verso la Scandinavia (il 61 per cento, di cui il 51,8 verso la sola Svezia, che ha promesso l’asilo politico a tutti), 26,5 per cento in Germania e il 9,3 per cento nei Paesi Bassi. L’88 per cento dei profughi parte per l’Italia dalla Libia, il 10,5 per cento dall’Egitto. L’assessore Pierfrancesco Majorino ha di nuovo chiesto l’intervento del Governo, ad oggi grande assente: “bisogna aprire subito un Tavolo Milano sull’emergenza, finora nessuna risposta ai nostri appelli”
Il terzo settore in prima fila
Ad occuparsi attivamente di queste persone che scappano dalle guerre nei loro paesi sono le realtà del terzo settore. Noi di Fondazione L’Albero della Vita siamo presenti in due strutture, con laboratori per i bambini. Sono piccoli, ma hanno già visto la tragedia degli scontri, a volte morire le persone, sia in patria che nel terribile viaggio verso i paesi del maghreb e poi in seguito attraverso il Mar Mediterraneo, su barconi ondulanti, col rischio di affondare e di annegare in mezzo alla notte.
Tra realtà attive nell’aiuto a queste persone (ci teniamo a ricordarle) ci sono Cooperativa Farsi Prossimo (Caritas Ambrosiana), Fratelli di San Francesco, Fondazione Progetto Arca, Fondazione Don Gnocchi, Cooperativa La Strada, Le Misericordie, i Giovani Musulmani, il Coordinamento delle Associazioni Musulmane di Milano e Monza.
Un grazie enorme a volontari e sostenitori
Ma un ringraziamento speciale va ai tanti volontari e alle tante volontarie che si sono impegnate giorno dopo giorno per dare una mano, superando col sorriso la fatica, le difficoltà di comunicazione, le difficoltà organizzative. E grazie anche ai tanti che ci hanno sostenuto, con donazioni in denaro o in oggetti. Grazie a voi siamo riusciti ad aiutare migliaia di bambini.