Nelle scorse settimane Silvia, la nuova operatrice che segue le attività della nostra Fondazione ad Haiti, ha visitato per la prima volta il centro gestito da Suor Marcella e ha conosciuto i nostri bambini.

Come da tradizione, per il suo arrivo le educatrici avevano preparato una festicciola di benvenuto e così, superato il cancello, Silvia, ignara di tutto, si è trovata di fronte a un cortile addobbato dai festoni mentre decine di bambini sorridenti le correvano incontro e altri cominciavano a intonare i loro canti tenendosi per mano.

È stata una sorpresa davvero emozionante. Poi, al momento delle presentazioni, i piccoli hanno voluto stringere la mano alla nostra operatrice mentre le bambine, tutte agghindate con fiocchetti variopinti sulle treccine, facevano a gara per proporsi come guide per una visita guidata al centro. Essendo un giorno infrasettimanale, non erano presenti i bambini delle elementari, impegnati nelle scuole della capitale grazie alle borse di studio finanziate da voi sostenitori, e così Silvia ha potuto visitare il Villaggio Italiano con una certa “tranquillità”, passando in rassegna le aule, il refettorio, gli spazi per il gioco, le stanze dei bambini e la sala per la fisioterapia dove un’équipe dedicata assiste ogni giorno i 32 minori del centro che hanno una disabilità.

Dopo un lungo colloquio con Suor Marcella per pianificare al meglio i prossimi interventi, la visita è terminata, lasciando in Silvia quella stessa sensazione che riguarda tutti coloro che arrivano fin qui: sembra impossibile che nel mezzo di una baraccopoli degradata e pericolosa come Waf Jeremie, in cui né lo Stato né la polizia osano entrare, si trovi questo piccolo paradiso colorato dove si può toccare la bellezza e coltivare il sogno di vivere un futuro diverso.