È ufficiale l’intervento di Fondazione L’Albero della Vita, insieme a Fondazione Patrizio Paoletti, a sostegno dell’infanzia e della genitorialità ad Arquata del Tronto e Acquasanta Terme.

Dopo le esperienze in Abruzzo, in Emilia Romagna, ad Haiti e in Nepal, le due organizzazioni hanno siglato gli accordi con le Amministrazioni dei comuni colpiti dal terremoto, per portare avanti l’intervento multidisciplinare che ha come finalità la protezione del bambino, il sostegno e la sua partecipazione alle attività nel contesto post-sisma della zona rietina.

Il progetto è quindi destinato alla popolazione infantile locale e al miglioramento generale delle condizioni della comunità interessate dall’evento. Conseguentemente a disastri naturali, è infatti importante promuovere un sostegno a genitori, famiglie, insegnanti, la comunità tutta, trasmettendo loro strumenti e metodologie che consentano il sostegno e l’orientamento dei bambini al fine di posizionare correttamente l’accaduto nella propria dimensione interiore.

In particolare l’intervento è rivolto a famiglie, bambini e insegnanti, che operano ancora oggi in stato di emergenza, al fine di affrontare e risolvere gradualmente le problematiche condizioni di difficoltà emotiva e relazionale causate dal sisma.

Strumento di intervento, con particolare enfasi sul costrutto della resilienza, è Pedagogia per il Terzo Millennio, il metodo pedagogico il cui obiettivo è il trasferimento delle migliori e più avanzate tecnologie interiori finalizzate ai processi di resilienza e di potenziamento dei processi di apprendimento, d’insegnamento, in campo educativo e scolastico, in situazioni di emergenza e catastrofi naturali.

Il team scientifico, composto da psicoterapeuti, psicologi, pedagogisti ed educatori, è attivo dal 2 settembre all’interno dei campi che ospitano i cittadini sfollati. Prevediamo di proseguire l’azione a sostegno dell’attività scolastica dei bambini con attività di supporto destinata ai bambini stessi e ai loro insegnanti presso gli istituti o in spazi dedicati da individuarsi insieme alle amministrazioni locali.

I beneficiari sono finora circa 50 bambini e i loro genitori.

Gli obiettivi dell’intervento:

  1. Offrire un percorso di recupero dallo shock post-trauma subito dai bambini attraverso attività psico-educative e momenti aggregativi proposti all’interno del campo in uno spazio pensato e dedicato ai bambini.
  2. Offrire sostegno alla genitorialità nel momento dell’emergenza e nel periodo immediatamente a seguire.
  3. Offrire supporto alla popolazione civile tutta, alle organizzazioni operanti sul territorio e ai professionisti coinvolti, nella gestione dell’emergenza e del trauma in particolare attraverso l’estrazione delle risorse individuali e collettive e la collocazione in una cornice più ampia (ristrutturazione) dell’evento e dell’esperienza.

Le attività dell’intervento:

  1. Laboratori ludico-educativi per l’infanzia.
  2. Momenti di consultazione informali.
  3. Divulgazione vademecum “Come comportarsi con i propri i propri figli in caso di terremoto”, rivolto a genitori, educatori e insegnanti.
  4. Assistenza alla genitorialità attraverso numero verde.
  5. Colloqui di consultazione sul campo, con genitori, insegnanti e bambini per ricollocare e comprendere gli eventi accaduti.

L’intervento è condiviso con le autorità locali e la Protezione civile. Visto il contesto dell’intervento, in continua evoluzione, i dettagli dell’azione potrebbero cambiare ulteriormente. Sarà cura della Fondazione comunicare gli sviluppi del progetto in corso.