Dopo la scossa di magnitudo 7.5 e il maremoto del 28 settembre scorso ci siamo subito attivati per appoggiare i Padri Camilliani (CADIS) per far fronte all’emergenza. Da allora, abbiamo intensificato l’intervento di aiuto portando ancora più supporto alle famiglie ed ai bambini colpiti dal disastro.

Questa è la situazione attuale che riceviamo dal Paese. Dati IFRC (croce rossa internazionale) Nov 2018.

2081 persone sono decedute e altre 4.438 hanno subito lesioni gravi. Almeno 1.309 persone sono disperse e oltre 68.000 case sono state danneggiate. Circa 35.000 famiglie le cui case sono state danneggiate necessitano di un sostegno per un periodo più breve. L’Agenzia nazionale per la gestione dei disastri (BNPB) dell’Indonesia pone il costo totale dei danni materiali a 910 milioni di dollari. Circa 206.494 persone sono state sfollate.

Padre Alfonso ha visitato le zone colpite ad inizio novembre e ci riporta quanto segue:

La prima impressione è legata alla devastazione, le persone sono duramente colpite si tratta del peggiore disastro mai avvenuto nella zona.

C’è molta confusione post disastro, localmente si parla di “fine del tempo” molte cose sono cambiate per sempre, la superficie della terra si è spostata, ettari spariti e zone rosse dove non si potrà più abitare perché troppo pericolose. Le persone vivono in shelter in attesa di essere trasferite in zone sicure con accesso ai servizi di base.

Il primo intervento post emergenza ha permesso una prima distribuzione di beni alimentari e non. Nello specifico i Kit distribuiti contenevano riso, olio, zucchero, pannolini e latte per i bambini. Sono state distribuite anche delle medicine, in parte utilizzate per il centro medico di Palu in parte distribuite nei centri medici periferici.

Durante le distribuzioni è stato possibile fare un’analisi della situazione e definire meglio le priorità per le comunità colpite. I bambini in età scolare sono molto colpiti, molte scuole sono distrutte e negli shelter che sono stati organizzati manca il materiale scolastico, le uniformi ed un servizio mensa. I bambini sono traumatizzati, hanno paura a tornare a scuola. Le comunità sono molto unite e c’è molta solidarietà tra le persone ma la terra è fragile ed il governo sta lavorando per trovare soluzioni ad una catastrofe mai vista prima.

L’intervento di CADIS nei prossimi mesi garantirà un supporto medico ed un supporto nutrizionale per i bambini in età scolare, in particolare si prevede di distribuire 250 divise scolastiche e di supportare altrettante famiglie attraverso distribuzione di medicine e supporto psicosociale.