Ucraina, salviamo i bambini
Feriti, uccisi o sfollati. Ad una di queste tre ipotesi si riduce oggi il destino degli oltre 7,5 milioni di bambini ucraini. Questa è la prospettiva di qualunque bambino esposto a un conflitto armato. La decisione russa di aprire le ostilità in territorio ucraino riporta la mente alla guerra dei Balcani e alle 16mila vittime minori, proprio nel cuore dell’Europa.
Fondazione Albero della Vita, che proprio quest’anno compie 25 anni di attività spesi proprio nella tutela e nella cura dei minori in difficoltà, chiede con forza l’immediata cessazione delle ostilità e la riapertura di canali diplomatici con lo scopo di salvare la vita dei bambini. Chiediamo al Governo italiano e alla Comunità internazionale, in particolar modo all’Unione Europea, insignita per altro del Nobel per la pace, di esercitare la propria influenza e spendersi in ogni modo per la pace e per la salvaguardia del rispetto del diritto umanitario internazionale, facendo in modo che la popolazione civile e le infrastrutture sociali, scuole e ospedali in primis, siano protetti dal conflitto.
«La guerra non è mai la risposta ma, la storia ce lo ha insegnato, è sempre il problema. Bisogna fermare immediatamente le armi e mettere in sicurezza la popolazione civile, in particolare i bambini», sottolinea il direttore generale Isabella Catapano, «la pace è l’unica via possibile e deve essere perseguita con tutte le forze».