Per garantire la sopravvivenza e la protezione per le fasce più vulnerabili della popolazione ucraina Fondazione l’Albero della Vita, Fondazione Progetto Arca Onlus e Remar SOS hanno co-progettato l’intervento integrato “Iniziativa di assistenza umanitaria salvavita alla popolazione ucraina presso la città di Cernivci” finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che sta dando aiuto e protezione ai profughi ucraini nella città di Černivci, una delle città di maggior transito per chi fugge dal conflitto.

Il 24 febbraio la guerra compie il suo primo drammatico anniversario. In questi primo anno di conflitto, grazie alla collaborazione della Municipalità di Černivci, che ha messo a disposizione la centralissima piazza Soborna, è stato possibile garantire 6 mesi di assistenza salvavita (da agosto 2022 a febbraio 2023) a una media di 1200 persone al giorno; tra loro il 35% sono soggetti transitanti.

Situata nel sud-ovest dell’Ucraina, a 40 km dal confine con la Romania, nel cuore della Bucovina del nord, la città di Černivci/Chernivtsi è divenuta infatti un centro di smistamento per gli aiuti umanitari e per il transito dei rifugiati. Dalla “città delle badanti” – da qui provengono la maggior parte delle assistenti familiari presenti in Italia – alla “città degli sfollati”: se ne contano oltre 60.000, primo centro di accoglienza interno per adulti e bambini in fuga.

La nostra proposta progettuale, che si è realizzata in quattro tensostrutture e in una scuola adibita a ostello per i profughi.

«È per noi una grande gioia aver potuto costruire questo intervento insieme a Fondazione Progetto Arca e Remar. Ringrazio l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo che ha finanziato il progetto», spiega Isabella Catapano, direttore generale Fondazione L’Albero della Vita, «si tratta di un nuovo sforzo che ci vede impegnati nel soccorso e nella prima accoglienza dei profughi della guerra Ucraina, in Italia e nei paesi confinanti. Abbiamo ancora attivo l’intervento in Milano per l’accoglienza e inclusione sociale dei profughi e in Romania, nella città di Iasi, insieme alla realtà locale Associatia Alternative Sociale, gestiamo un rifugio per mamme con figli. Siamo molto orgogliosi di essere attivi su questa emergenza sin dal primo momento. La nostra mission, infatti, è da sempre la tutela dei bambini: ovunque ci siano minori in difficoltà e bisognosi di aiuto nel mondo L’Albero della Vita interverrà».

«Il progetto a breve arriverà a termine», ha sottolineato invece Martina Pierobon, project manager dell’azione, «abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo dati. La cosa più importante è stata aiutare le persone, conoscere le persone che sono realmente toccate da questo conflitto e aver dato loro qualcosa di positivo io questo momento di difficoltà».