Sono giorni difficili, inimmaginabili per tutti, giorni nei quali ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte per uscire dall’emergenza. Questo virus ha stravolto la nostra quotidianità ma è necessario guardare oltre.

Nelle periferie delle città italiane (Milano, Genova, Napoli, Catanzaro e Palermo) dove, da 4 anni, è attivo il programma Varcare La Soglia per contrastare la povertà, i nostri educatori devono occuparsi di quei bambini che, non andando a scuola e dunque nemmeno in mensa, probabilmente in queste settimane mangeranno una volta sola al giorno.

Noi, infatti, lavoriamo con alcune di quelle famiglie che vivono in povertà assoluta. Sono 1 milione e 800mila nel nostro Paese. E in questa emergenza che obbliga tutti a stare a casa, quei bambini rischiano anche di non studiare, sia perché non hanno nessuno che possa seguirli con costrutto sia perché non possiedono gli strumenti digitali che gli permetterebbero di rimanere in contatto con la scuola.

Ludoteca Ricostruire le storie bambini

Sono bambini ai margini della società e sono a rischio di dispersione. La realtà scolastica spesso rappresenta la loro unica interazione sociale positiva.

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Così abbiamo dovuto adeguare il nostro lavoro alla situazione: da una parte stiamo intervenendo con un sostegno alimentare, facendo la spesa e dando buoni per il supermercato alle famiglie più bisognose.

Varcare la Soglia Catanzaro

Nello stesso tempo ci stiamo attrezzando per fronteggiare l’emergenza scolastica, per fornire alle famiglie dei dispositivi digitali e la possibilità di collegarsi a internet, oltre a insegnare ai genitori come fare.

In tempi crisi, la capacità di adattamento è tutto.

La nostra équipe di educatori continuerà quindi a offrire ogni giorno, via e-mail e via skype, un’assistenza didattica individuale, grazie alla quale ogni bambino potrà essere seguito attraverso un piano di studio ad hoc per potenziare le sue competenze e per non perdere la motivazione.